Concerto all'Oratorio di San Francesco Poverino
Presso l’Oratorio di San Francesco Poverino (Piazza SS. Annunziata n. 2 – Firenze; ingresso libero) sabato 22 dicembre alle 18 il Gruppo vocale Prismatico InCanto presenta il concerto «Se parlassi tutte le lingue degli uomini e degli angeli», in occasione del centenario della nascita di Clemente Terni, con Aní Simanián, Annarita Dallamarca, Giulia Dini, Cora Mariani, Giorgio Marcello e Fabrizio Bartalucci, che dirige l’ensemble. Un concerto spirituale per sole voci, interamente a cappella, per celebrare in modo intimo, in questo ultimo scorcio di 2018, due musicisti: Claude Debussy (1862 - 1918), nel centenario della morte; e Clemente Terni (1918 - 2004), in quello della nascita. Il legame tra loro, però, a ben vedere, non è solo cronologico, ma più profondo. Se Debussy è il vero iniziatore del Novecento musicale, con i suoi echi, le risonanze, gli indugi, le preziosità sonore e le armonie-colore, il mondo espressivo e sonoro di Terni, pur nella sua inconfondibile peculiarità, ne è per molti aspetti una prosecuzione. Il programma comprende, oltre ai due autori suddetti anche musiche più antiche, attinenti, e musiche di Fabrizio Bartalucci. Tra queste ultime spicca il ciclo di brani Il Canto della Fenice (formato da: 1. Mi baci; 2. Bruna sono, ma bella; 3. L’anima mia ha sete; 4. O tu che dormi, svegliati; 5. Ricapitolare in Cristo tutte le cose) composto espressamente per questa occasione e dedicato da Fabrizio Bartalucci a Clemente Terni, suo maestro. «Se parlassi tutte le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi in me l’amore, sarei come suono di uno strumento che appena nasce muore» (C. Terni, Paolo apostolo, 2003). Il Gruppo vocale Prismatico InCanto è sorto a Livorno, nel 2012, per iniziativa del maestro Fabrizio Bartalucci, con il duplice intento di realizzare nuove composizioni per voci sole e far rivivere brani scelti del repertorio antico. È formato da musicisti che uniscono a quelle vocali competenze musicali più ampie. Il debutto del gruppo è avvenuto il 10 aprile 2013, nella IV Rassegna Internazionale di Musica Contemporanea Suoni Inauditi di Livorno. Nel novembre 2013 ha partecipato al III Concorso Polifonico Internazionale Antonio Guanti di Matera vincendo: il 1° premio, il premio speciale «Antonio Guanti» per l’esecuzione dell’Alleluia gregoriano Adorabo e il premio speciale della Associazione Cori della Basilicata per la migliore esecuzione di un brano di autore italiano contemporaneo, ovvero Páter hemôn di F. Bartalucci. Il Gruppo si è esibito spesso in concerto, presentando sovente brani rari o in prima esecuzione assoluta, partecipando sia a Rassegne di musica sacra che di musica contemporanea o barocca. Recente è - nell’anno monteverdiano 2017 - l’esecuzione (in chiave alchemica) delle Canzonette di Claudio Monteverdi. Il repertorio, tutto rigorosamente a cappella e spesso eseguito a parti reali, va dal canto gregoriano ai nostri giorni, includendo sia brani a voci miste che pari.