Montespertoli: 'E' il mio cuore il paese più straziato' al centro 'I Lecci'
MOMU A. Bassi Volumi Festival
Andrea Giuntini e Vincanto
E’ il mio cuore il paese più straziato.
Dalle trincee della grande guerra
Andrea Giuntini, voce recitante
Ilaria Savini, voce
Alessandro Cei, voce e chitarra
Simone Faraoni, voce, fisarmonica e pianoforte
Un racconto narrato e cantato, in cui affiorano le memorie dell’immane carneficina che fu la Prima Guerra Mondiale, attraverso le molteplici voci che riecheggiano dalla storia, frutto di un paziente lavoro di documentazione e ricerca dei materiali letterari e musicali.
Autori italiani e stranieri, brani da De Roberto, Remarque, Barbusse; versi da Hardy,Ungaretti, Bontempelli, Rebora. E a fianco della grande letteratura, lettere e ricordi di soldati comuni e crocerossine, capaci di aprire negli spettatori squarci di terrore, sofferenza, nostalgia di affetti lontani.
Una dolente Spoon River dai campi di battaglia di tutta Europa, una follia
collettiva pagata con milioni di morti e feriti.
I canti della tradizione orale italiana, naturale colonna sonora, sono scelti in modo da testimoniare quella cultura popolare orale che prende le distanze dalla retorica patriottica,dando voce alla più diretta esperienza della Grande Guerra: dall'espressione dell’amore unito alla sofferenza per la lontananza alla nuda fame, dalla voglia di tornare a casa e il sogno di una licenza al senso di precarietà della vita, sfociando nella protesta contro chi la guerra l’ha voluta.
Trovano ancora posto nel concerto i versi amari di Trilussa nella sua “Ninna nanna della guerra”, alcune testimonianze cantate in ottava rima, nate in ambiente contadino toscano, e alcuni canti della tradizione orale di Paesi in guerra su fronti opposti a quello italiano, che danno così il senso simmetrico dell'uguale “inutile strage”.
Nello sviluppo del racconto, attingendo da repertori e stili diversi, la musica si fa talvolta puro sostegno della narrazione, svelando, insieme ad alcune poesie e pagine di prosa, una dimensione più umana e universale e perciò attuale. Canti, sottofondi, effetti sonori, intrecci e richiami musicali, si sposano con le testimonianze letterarie, epistolari e le altre inerenti la parte narrata, in un racconto-concerto in cui la voce è protagonista, voce recitante e voce cantante, sia solistica che in polifonia, accompagnata da chitarra, fisarmonica, pianoforte digitale e – in alcuni casi – armonica e percussioni.