Colapesce in concerto al Viper Theatre
RINVIATO IL CONCERTO
La prestigiosa testata Le Monde gli ha dedicato un lungo articolo, indicandolo come unico erede di Lucio Dalla e Franco Battiato. Ha un curioso nome d’arte, ispirato ad un’antica leggenda diffusa nel Sud d’Italia, e il 25 aprile arriva a Firenze con il suo ultimo, acclamatissimo album.
Parliamo di Colapesce, al secolo Lorenzo Urciullo, cantautore siciliano vincitore del Premio Tenco come miglior opera grazie al disco “Un meraviglioso declino”, e che oggi torna sul palco fiorentino con “Egomostro”.
“Negli ultimi tre anni sono stato in giro con lo Zaino Protonico a raccogliere i ‘mostri’, come i protagonisti di Ghostbusters li ho imprigionati dentro il mio hard disk, proprio come un vero acchiappafantasmi -racconta l'artista a proposito del suo ultimo lavoro- ma a un certo punto ho deciso di liberarli tutti insieme e non è stato per niente facile gestirli”.
L’essenza di “Egomostro” è tutta in queste parole: non un semplice concept album, ma un diario che cerca di riassumere tre anni di vita vissuta attraverso uno specchio deformante. L’egomostro con cui Lorenzo è in lotta è il suo personale, ma potrebbe essere quello di chiunque: figlio dell’ansia, dei rapporti sentimentali e familiari, del micro-successo, degli autoscatti pubblicati su Instagram e della necessità di rincorrere una fama quantificabile in centinaia di Like.
Un lavoro che nasce solitario per diventare collettivo, che non guarda più solo all’Italia e alla tradizione anglosassone ma si sposta in un percorso che parte dalla Sicilia, passa per l’Africa, ma non si ferma mai. E anche i brani precedenti, in questo tour che incorona Colapesce nell’olimpo del cantautorato italiano, assumono una nuova forma.