"British 100 film Festival" al cinema Odeon
Il 2017 è l'anno del Centenario del British Institute di Firenze, prima istituzione culturale britannica ad operare fuori dal Regno Unito e insignita della Royal Charter nel 1923. Per celebrare questa importante ricorrenza, e per consolidare lo stretto rapporto instaurato con la città, il British Institute di Florence ha in programma numerose iniziative.
Al cinema Odeon due volte al mese verranno proposti una serie di film volti a mettere in luce registi britannici, sia emergenti che già vincitori di premi.
Una di queste riguarda l’organizzazione, insieme al Cinema Odeon, del "British 100 film Festival" per tutto l'anno uno o due appuntamenti al mese dedicati al cinema e alla cultura inglese, tutti in versione originale e con sottotitoli in italiano.
A gennaio: "A United Kingdom"
Giovedì 26 Gennaio (ore 21) l'evento inaugurale si concluderà con l'anteprima nazionale del film "A United Kingdom", di Amma Asante, con Rosamund Pike e David Oyelowo. Il film, tratto da una storia vera, è ambientato nel 1947: Seretse Khama, erede al trono del Botswana, incontra in un bar di Londra l'impiegata bianca Ruth Williams e tra loro è amore a prima vista. Un amore travolgente e passionale, che in breve tempo spinge i due a convogliare a nozze. Ruth è affascinata dall’ostinata volontà di Seretse di lottare per un mondo più giusto e decide dal primo momento di sposare e condividere quella stessa visione. Entrambi percepiscono la necessità di un cambiamento: Seretse vede nuove opportunità per il suo popolo in seguito all’indebolimento del potere dell’Impero Britannico, Ruth intuisce la possibilità di una “vita più grande”, più importante nel movimento delle donne per l’indipendenza e per l’uguaglianza. Pur essendo il loro un amore autentico, la loro unione interraziale incontra l’opposizione non solo da parte delle famiglie, ma anche dei governi britannico e sudafricano. In Sudafrica era stata introdotta di recente la politica dell’apartheid e l’idea di una coppia interraziale – che per giunta coinvolge il futuro re del Botswana – è intollerabile. Il governo inglese si oppone con forza a questa unione in seguito alle minacce del Sudafrica di negare l’accesso alle risorse di uranio e di oro, e di invadere il Botswana. Seretse viene dunque costretto all’esilio dalla sua terra e alla separazione dalla sua amata Ruth, che si trova a portare avanti la gravidanza da sola in Botswana, osteggiata dagli abitanti del posto che la vedono come un pericolo per il loro paese. Nonostante le terribili pressioni dei governi, il legame tra Seretse e Ruth non vacilla mai, ma è linfa vitale per questa battaglia: una battaglia combattuta in nome dell’amore, dell’uguaglianza e dell’indipendenza di un intero paese! Il film sarà poi in programmazione al Cinema Odeon dal 9 al 13 Febbraio, nell'ambito del Black History Month Florence.
A febbraio: RICCARDO III
Lunedì 6 (ore 17.30 – 20.30) e martedì 7 febbraio (ore 20.30) RICCARDO III di William Shakespare. Dall'Almeida Theatre di Londra La produzione del direttore artistico Rupert Goold, vede protagonisti Ralph Fiennes, il pluripremiato attore britannico nonché interprete shakespeariano d'eccellenza, nel malvagio più famoso del Bardo, e Vanessa Redgrave nei panni della regina Margherita. Lo spettacolo è stato ripreso utilizzando numerose videocamere intorno al palcoscenico e all’intera platea, con John Wyver come produttore. Riccardo III si colloca tra le opere giovanili di Shakespeare e, secondo gli studiosi, venne composta presumibilmente nei primi anni Novanta del ‘500. È proprio Riccardo III colui che, dopo aver perso la battaglia di Bosworth nel 1485, pronuncia una delle frasi più celebri di tutta la produzione del drammaturgo di Stratford-upon-Avon, «Un cavallo, un cavallo! Il mio regno per un cavallo!». Per ottenere la corona, Riccardo (fratello di re Edoardo IV) è disposto a tutto. Descritto come uomo crudele, deforme, dotato di una mente perversa e di una sete di potere sfrenata, alla morte del re il tremendo personaggio di Shakespeare assume il ruolo di reggente, in attesa che il legittimo successore raggiunga la maggiore età. Ma per conservare il potere ai primi crimini se ne devono sommare altri. Finché proprio chi li ha compiuti non ne diventa la vittima… La tragedia, incentrata su questa potentissima figura di eroe negativo, è uno dei capolavori teatrali di tutti i tempi e ha dato vita alla “leggenda nera” che circonda la figura del sovrano inglese esasperando, molto probabilmente, la stessa realtà storica. Così nell’opera di Shakespeare Riccardo III diventa l’emblema stesso della malvagità, dell’egocentrismo e della brama di potere inducendo gli spettatori a confrontarsi con temi come l’immoralità, la violenza e la crudeltà.
Gli appuntamenti dei prossimi mesi
Ecco alcuni tra gli appuntamenti messi in programma per i prossimi mesi e ancora in fase di definizione. A marzo l'evento dedicato a "Trainspotting 2", l'attesissimo sequel del film-cult di Danny Boyle, che sarà presentato in anteprima al Festival di Berlino: 20 anni dopo il primo film, Renton, Sick Boy, Begbie e Spud, interpretati rispettivamente da Ewan McGregor, Jonny Lee Miller, Robert Carlyle e Ewen Bremner, tornano sul grande schermo in quello che dovrebbe essere l'adattamento del romanzo di Irvine Welsh "Porno"; il libro riprende i personaggi del fortunato predecessore Trainspotting nove anni dopo, tracciando le loro vite non più alle prese con i problemi legati all'eroina bensì con l'idea di realizzare un business legato alla pornografia.
Ad Aprile "Il senso di una fine", il film diretto da Ritesh Batra (autore del fortunato Lunchbox), adattamento dell'omonimo romanzo del grande scrittore britannico Julian Barnes, vincitore del Booker Prize: il film racconta di un uomo in pensione, Tony Webster (intepretato dal Premio Oscar Jim Broadbent), che riceve una lettera inaspettata da parte di un avvocato. La lettera porterà una svolta nella sua vita e si troverà costretto a fare i conti con il passato e con un presente privo di gratificazioni, incluso il suicidio del suo migliore amico d'infanzia. Nel cast anche Charlotte Rampling.
A Maggio "La fine di un impero" di Gurinder Chadha con Hugh Bonneville (già nella serie televisiva Downton Abbey), Gillian Anderson, Michael Gambon: mentre le decisioni politiche di Mountbatten, l'ultimo viceré dell'India, si ripercutono su centinaia di milioni di indiani, nel suo maestoso palazzo la storia d'amore tra due giovani, la musulmana Aalia e l'induista Jeet, sfida le convenzioni e il destino. Un racconto appassionante, in cui la grande Storia e le piccole storie si intrecciano con abilità e sensibilità, grazie al tocco femminile e ironico della regista di Sognando Beckam, che regala al film anche un'eleganza “british”, con ambientazioni, costumi e fotografia da grande film inglese.