"Antigone" a La Polveriera
Il teatro, inteso come evento, forse è l’unico luogo rimasto, baluardo, dove ricostruire una morale è ancora possibile, consentendo ad emozioni sepolte, uccise dall’egoismo di riaffiorare. Lo facciamo sicuramente per passione, perché lì ci sentiamo veri, puliti, ed immuni dalle conseguenze. Uno stato che non si raggiunge però così, con una semplice intenzione, ma con una granitica determinazione di andare in fondo, di sottoporsi ad un “linciaggio” emotivo e fisico con cui liberarsi dei fardelli e scoprirsi per quello che siamo. Ed Antigone, uno dei personaggi più interessanti del mito, ne è l’esempio principe, l’archetipo. Il resistere al potere ingiusto del tiranno a costo della vita, pur di non rinnegare i propri valori. E la storia di una resistenza è la storia di qualsiasi percorso in fondo.
Abbiamo riflettuto a lungo. In quel gesto di Antigone di disobbedienza non possiamo altro che vedere che l’inizio di un’epoca nuova per noi. E divenire attori, abbiamo capito, non è che l’inizio della propria ribellione.