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Centro, aperto Eataly Firenze: ecco l'interno dei locali di via Martelli | FOTO

2mila metri quadrati su tre piani, lì dove fino al 2010 c'erano gli scaffali della libreria Marzocco. Il locale è stato dedicato al Rinascimento

Eataly è un colosso dell’enogastronomia di qualità. Ma prima ancora, è un’invenzione che a qualcuno piace chiamarla filosofia di vita. Quel qualcuno è anche l’inventore, il padre di questa macchina perfetta, Oscar Farinetti: “La vita è troppo breve per mangiare e bere male”. Senza questa idea, non ci sarebbe colosso. Non ci sarebbe la rete italian food che ha interconnesso Roma con Istanbul, Bologna, Genova, Tokyo, New York, Chicago e Dubai. Una catena a cui, da questa mattina si è unito ufficialmente Firenze (il tutto mentre l’apertura dello store di Milano è alle porte).

E visto che Eataly non è solo cibo e tradizione italiana, il punto vendita inaugurato alle 10 di questa mattina in via Martelli, a due passi dal Duomo – 2mila metri quadrati su tre piani, lì dove fino al 2010 c’erano gli scaffali della libreria Marzocco – è stato dedicato al Rinascimento fiorentino. Gli spazi rinnovati, che daranno lavoro a 122 giovani, ospiteranno infatti non solo le specialità enogastronomiche, ma è stato anche previsto un percorso museale dedicato al Rinascimento, con tanto di audioguide disponibili per clienti e turisti.

Lo store riprende il tradizionale format di Eataly: comprare, mangiare (ad attendere la clientela c’è un'ampia selezione di prodotti tipici toscani) ed imparare. “Obiettivo di Eataly – è scritto sul sito della creatura partorita da Farinetti (che ne detiene il 60%) e dalle Coop Liguria, Novacoop e Coop Adriatica (il restante 40%) – è quello di incrementare la percentuale di coloro i quali si alimentano con consapevolezza, scegliendo prodotti di prima qualità e dedicando una particolare attenzione alla provenienza e alla lavorazione delle materie prime; ad oggi infatti la percentuale di popolazione che assume un atteggiamento di questo tipo nei confronti di ciò che mangia è ancora molto bassa ed è spartita tra coloro che detengono un alto potere d’acquisto e tra pochi intenditori, che hanno già ben presente il valore dei prodotti sani e tradizionali”.

Inaugurazione Eataly in via Martelli

LIBRI – Il piano terra ospita inoltre una libreria, una gelateria, un gran bar e una pasticceria, e una serie di ‘ristorantini tematici’, compreso il ristorante del ‘lampredotto’, tipico cibo da strada di Firenze. Al primo piano continua l’offerta di libri che condivide gli spazi con l’Osteria del Vino Libero, un’area dedicata all’acquisto di grandi vini e birre, e una prestigiosa terrazza panoramica. Completa il piano il ristorante gourmet 'DaVinci', guidato dal giovane chef Enrico Panero. Al secondo ed ultimo piano si trovano tre aule didattiche: 'Eatinerari', 'Rinascimento' e 'Del Vino', dove, da febbraio, partiranno corsi di educazione alimentare per piccoli e adulti.

FARINETTI: "RENZI NON E' EGOTICO"

RENZI – Raggiante il gota di Eataly, Oscar Farinetti che a Firenze, anzi sul palco della Leopolda, è di casa. Sì perché Farinetti è un renziano della prima ora, uno di quelli da cerchio magico. Che fa l’imprenditore e un po’ il politico e che qualcuno vedrebbe bene nella squadra di governo di ‘Matteo’, magari all’agricoltura. Fantapolitica? Può essere. Intanto ‘Matteo’ era bello pimpante al taglio del nastro. Lì assieme al priore di San Lorenzo, don Livi che, dopo aver benedetto la struttura, si è chiesto: “Prima c’erano i libri, oggi il cibo, non se abbiamo progredito”. Poi la palla è passata al sindaco/segretario del Pd: “Aprire un’attività in Italia è oggi tecnicamente un gran casino. Ci sono regole burocratiche, procedure – ha aggiunto il sindaco – che non sono normali. Ciò nonostante il gruppo Eataly continua ad investire in Italia”.

Via Martelli: ecco Eataly Firenze

Renzi ha quindi voluto ringraziare Farinetti e le persone che lavorano con lui, “che sono persone coraggiose e questa è una delle caratteristiche che ne fa più essere amico di Oscar. Le persone che lavorano per lui aprono oggi in Italia nonostante non convenga farlo”. Il sindaco ha quindi ricordato che le ultime inaugurazioni del Gruppo sono state fatte a Chicago, Istanbul e Dubai “negli ultimi 20 giorni, e ciò dimostra che c’è una fame di bellezza ed una fame di Italia bellissima”. Per quanto riguarda gli investimenti in Italia, il Gruppo Eataly ha aperto a Bari, oggi a Firenze e poi ci sarà Milano “quindi siamo arrivati prima di Milano, bene – ha concluso Renzi –. Però la cosa della quale dobbiamo dire grazie ad Oscar Farinetti è il coraggio che mette in questa avventura”.

Detto questo, tagliato il nastro, fatto il brindisi con il Ferrari, Farinetti ha portato Renzi a spasso per il suo negozio. Dopo il giretto, il pranzo a porte chiuse. Con Renzi che è stato raggiunto dalla moglie Agnese, da Ferragamo, da Marco Carrai e da Alessandro Baricco. C’era quindi il ministro dell’Agricoltura e quello della Cultura. In quello schema da fantapolitica che accompagna il rottamatore da un paio di anni a questa parte.

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