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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Turismo: +20% negli agriturismi toscani nell'estate 2015

Il trend positivo riguarda i mesi di luglio e agosto e soltanto il turismo straniero

Gli agriturismi toscani piacciono. Tanto si evince dall'incremento del 20% di presenze nei mesi di luglio e agosto rispetto al 2014. Il dato, riportato da Agriturist – Confagricoltura Toscana, traccia quindi un bilancio dell’estate appena trascorsa. L’aumento però riguarda soltanto il turismo straniero: nello specifico quello francese che ha registrato l’incremento maggiore. A seguire quello tedesco, inglese e spagnolo.

Rimane invariato, si legge in una nota, invece il flusso del turismo italiano rispetto al 2014 anche se emerge un dato preoccupante nel periodo di Ferragosto “Stiamo assistendo ad un fenomeno sempre più frequente – spiega Laura Cresti, presidente di Agriturist Toscana – ormai la cosiddetta settimana di Ferragosto non esiste più. Anche quest’anno, ancora di più rispetto alle passate stagioni, gli italiani si sono trattenuti nelle nostre strutture per una media di sole tre notti. Segno evidente dell’ancora preoccupante situazione economica in cui versa il nostro Paese.”

A giocare un ruolo decisivo nel trend crescente degli agriturismi toscani, secondo Agriturist, sono state le crisi e il terrorismo in Medio Oriente e Nord Africa, che hanno fatto compiere un balzo in avanti al turismo in tutta la regione.

“E’ un dato che da una parte ci tranquillizza – spiega Francesco Miari Fulcis, presidente di Confagricoltura Toscana  - visto che il trend sembrava essere negativo fino a giugno. E' evidente che la preoccupante situazione che sta riguardando i paesi nord africani e del Medio Oriente, in particolare quelli di origine francofona, ha favorito il flusso dei turisti in cerca di luoghi più sicuri. Un incremento di questa portata infatti lo abbiamo registrato anche in seguito alle guerre nei Balcani, nei primi anni del ’90, dopo una fase molto delicata in cui le nostre strutture subivano la concorrenza di quei paesi. Quanto sta avvenendo oggi in Tunisia, in Egitto e in tutto il Medio Oriente ci ricorda, qualora ce ne fosse bisogno, che un eventuale interessamento da parte del nostro Paese di crisi analoghe potrebbe mettere in ginocchio in pochissimo tempo i nostri bilanci. Anche per questo motivo resta fondamentale mantenere alta l’attenzione continuando a investire in qualità e nella sicurezza”.
 

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