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Economia Careggi / Via Reginaldo Giuliani

Seves, Klaus Davi dopo Lucchini si conferma il "Salvaziende"

Il massmediologo non riceverà alcun compenso, ha già lavorato per Seves e si offre volontario

“Mi dichiaro pronto ad aiutare operai, sindacati e istituzioni per salvare la Seves, azienda toscana leader nella produzione di vetrocemento e rivestimenti in vetro, simbolo del made in Italy per la quale lavorai anche come consulente quando era in mani italiane e che non posso accettare finisca cosi” queste le parole del massmediologo che interviene nella vicenda dell'azienda fiorentina che vedrà chiudere i battenti della fabbrica il 9 giugno, data nella quale si saranno esauriti tutti gli ammortizzatori sociali dei 97 lavoratori toscani.

“La vicenda Seves non ha la visibilità che meriterebbe e rappresenta in modo emblematico il simbolo di come  non si deve gestire un brand storico”. Afferma Klaus Davi che aggiunge: “La logica bancaria e finanziaria sta annichilendo tutte le aziende del nostro paese ma la colpa non è solo degli stranieri ma anche dall’avidità e dell’imprenditoria italiana, poco incline a investire sui prodotti e sempre pronta a realizzare profitto”.

Davi chiederà a Renzo Piano, architetto di fama internazionale e senatore a vita italiano, un ulteriore intervento a favore degli operai e non esclude altre azioni ad alta visibilità come quella del >VIDEO< per gli operai di piombino, vicenda sulla quale è intervenuto anche il Santo Padre e della campagna pubblicitaria per i lavoratori della Ideal Standard che tanto clamore ha suscitato sui MEDIA.

Il massmediologo precisa: “Nessuna parcella ovviamente perché se salviamo un marchio che rappresenta un’ eccellenza del made in Italy, la vittoria è degli italiani e ci guadagniamo tutti”

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