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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Riders, accordo pilota a Firenze: assunzioni a tempo indeterminato in un'azienda

I sindacati: "Con questo primo accordo in tutto il panorama nazionale, si afferma che i riders sono lavoratori subordinati che hanno diritto all’applicazione del Contratto nazionale"

"L’8 maggio scorso è stato sottoscritto dalle segreterie territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti il primo accordo in Italia che disciplina il lavoro subordinato per i riders in una azienda della provincia di Firenze: per loro, contratto a tempo indeterminato (il Contratto nazionale Merci, logistica e spedizioni) con diritti e tutele". Sul delicato tema della posizione dei riders, una nota congiunta dei sindacati spiega il traguardo raggiunto in provincia, sottolineando: "L’azienda in questione si chiama Laconsegna Srl, è attiva a Firenze da due mesi e si occupa di food delivery (consegna cibo a domicilio) per conto di ristoranti, pizzerie, paninerie - si legge -  I riders in organico, che si muovono in bici o scooter sulla base di direttive ricevute sullo smartphone, attualmente sono una ventina, presi dal bacino dei ciclofattorini fiorentini che lavoravano in città per le grandi piattaforme. Ma nelle prossime settimane si dovrebbe arrivare, nei piani di azienda e sindacati, a 200 assunti a tempo indeterminato. Nel frattempo, è già stata costituita la Rsa aziendale".

E ancora: "Con questo primo accordo in tutto il panorama nazionale, si afferma che i riders sono lavoratori subordinati che hanno diritto all’applicazione del Contratto nazionale Merci, logistica e spedizioni, al pagamento delle ore effettivamente lavorate e non in base alle consegne. Alla retribuzione mensile, al riconoscimento di tutti i diritti e tutele che il Contratto nazionale attribuisce a tutti i lavoratori del settore (busta paga, ferie, malattia, eccetera). Soprattutto si stabilisce che il rischio d’impresa, legato alla vendita dei prodotti e alle conseguenti consegne, non sia a carico dei lavoratori, bensì dell'impresa stessa. Insomma, dopo mesi di trattative, i sindacati sono riusciti a far emergere tanti ciclofattorini dal lavoro nero, sottopagato o con forme contrattuali sbagliate e improprie. Ora bisogna avanti per l’estensione di questo accordo da questa prima azienda a tutte le aziende del settore a Firenze e in Toscana"

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