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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Sesto Fiorentino

Sesto: presidio dei lavoratori dopo il fallimento della Richard Ginori | VIDEO

L'azienda delle porcellane fondata nel 1735 è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Firenze. I lavoratori si sono radunati davanti al palazzo dove i sindacati si sono confrontati con il curatore fallimentare Andrea Spignoli

Richard Ginori 1735 riparte tutto daccapo. Ieri il tribunale ha dichiarato il fallimento della fabbrica di porcellane di Sesto Fiorentino che non ha permesso di accedere al concordato preventivo, portando così alla procedura di esercizio provvisorio.

I due eventi giudicati di incertezza sarebbero consistiti nell'affitto dell'azienda e nella successiva cessione Lenox-Apulum per 13 mln di euro e nella cessione dei musei della Richard Ginori allo Stato, per ricavare 23 mln, secondo la legge Guttuso, su cui compensare un debito tributario di 16 mln. La cessione delle attività alla cordata composta dalle aziende Lenox e Apulum avrebbe però portato anche alla riassunzione di 270 lavoratori su 314 totali.
 

Sesto Fiorentino: occupazione Richard Ginori

DATI - Nel decretare il fallimento il tribunale ha individuato circa 80 milioni di poste passive (circa 38,5 mln di crediti privilegiati; 33 mln chirografari; 8,5 mln di spese) contro un attivo stimato in 50 mln. Proprio lo squilibrio tra attivo e passivo, 50 mln di attivo contro 80 mln, ha portato a respingere il concordato.    
Ieri pomeriggio, dopo i presidi mattutini davanti al tribunale e al Consiglio regionale, i lavoratori hanno occupato la fabbrica di Sesto Fiorentino.

Fino intorno alle 17 quando si sono adunati davanti al museo della porcellana, dove si sono confrontati il curatore fallimentare Andrea Spignoli, collegio dei liquidatori e sindacati. Ora si cercherà di trovare un soggetto, entro metà mese, per avviare questa fase di transizione. Che riprenda i contatti con lo Stato da un lato e portando a un nuovo bando per rilevare il prestigioso marchio e la fabbrica dall'altro.

Secondo quanto si apprende, Lenox-Apulum avrebbe dato la disponibilità anche a curare la fase di esercizio provvisorio, mentre Sambonet, che aveva presentato a sua volta un'offerta, sarebbe intenzionata a riproporsi: il bando sarebbe comunque aperto nuovamente a tutti i soggetti interessati. La tutela dei livelli occupazionali per Spignoli "dovrebbe essere un punto di valutazione delle offerte; non ci sarà solo il prezzo, ci saranno alcuni fattori". Il curatore fallimentare ha confermato che riprenderà anche i contatti con il governo al fine di sbloccare l'iter previsto dalla legge Guttuso, fin qui non attuato concretamente.  





 

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