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Economia Sesto Fiorentino

Richard Ginori diventa americana, rilevata da Lenox - Apulum

La cordata Lenox - Apulum ha rilevato lo storico marchio di Sesto Fiorentino. Nencini:"Vedevamo in questa proposta maggiori garanzie occupazionali e maggiori prospettive per il futuro"

La Richard Ginori ha un nuovo padrone. La storica azienda di porcellane di Sesto Fiorentino, fondata nel 1735, messa in liquidazione il maggio scorso sotto il peso dei debiti, è stata rilevata dal duo Lenox – Apulum, cordata americana – romena quest’ultima con capitali italiani.

La decisione e' stata presa ieri dal collegio dei liquidatori che, dal 6 novembre ad oggi, ha analizzato le offerte pervenute, e che entro un mese presenterà in Tribunale il piano per il concordato preventivo. Secondo lo schema presentato dalla cordata vincente, Lenox acquisirà il marchio Richard Ginori e la parte commerciale, mentre la fabbrica di Sesto Fiorentino passerebbe alla Apulum, con un contratto che garantirebbe la produzione a Sesto degli oggetti a marchio Richard Ginori.

I lavoratori riassunti saranno complessivamente 280 sui 319 messi in cassa integrazione straordinaria all'inizio di agosto, dopo la cessazione dell'attività. Lenox-Apulum hanno inoltre offerto 13 milioni di euro da destinare al concordato preventivo per i creditori della vecchia Ginori e prospettano la realizzazione di un nuovo stabilimento nell'area della piana di Sesto. E' possibile, secondo quanto emerso, una trattativa per l'acquisizione del terreno dove sorge l'attuale fabbrica. Continua la storia Richard Ginori, finisce l'era di Starfin, la finanziaria di Roberto Villa che nel 2007 aveva rilevato l'azienda sestese, gia' allora a un passo dalla liquidazione, dal gruppo Pagnossin di Carlo Rinaldini. In cinque anni la nuova proprieta' era riuscita a riportare Richard Ginori in Borsa, ma non era riuscita a far tornare in attivo l'azienda, che nel 2011 ha poi accusato la stretta sulle linee di credito e la sentenza sfavorevole su alcune pendenze con l'Erario risalenti all'epoca Pagnossin: queste dovrebbero essere sanate con la cessione allo Stato delle opere d'arte del Museo della Porcellana, secondo la Legge Guttuso. I lavoratori, circa un centinaio, che hanno atteso fino a sera l'annuncio in viale Giulio Cesare davanti alla sede Richard Ginori hanno accolto con soddisfazione la scelta dei liquidatori.

L'offerta Lenox-Apulum ha incontrato maggiori simpatie fra di loro: Sambonet, che aveva presentato l'unica altra proposta, garantiva la riassunzione di soli 150 lavoratori, e il trasferimento di parte della produzione nello stabilimento della controllata Rosenthal, in Germania. I Cobas hanno espresso la loro soddisfazione per la scelta dei liquidatori: "Vedevamo in questa proposta - ha spiegato il sindacalista Giovanni Nencini - maggiori garanzie occupazionali e maggiori prospettive per il futuro".
 

 

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