Il mattone continua a tirare, ma Firenze è fanalino di coda della Toscana
Rendimento annuo lordo del 4,1%, meno della media nazionale. E a Livorno è più del doppio
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Ad avere soldi (non pochi, visti i prezzi) da investire, il mattone si conferma un bene sicuro anche se a Firenze la “resa” è inferiore rispetto alle altre grandi città italiane e anche a gran parte della Toscana. Almeno per quanto riguarda gli affitti di lungo periodo. È quanto emerge dal report di Tecnocasa che prende in esame esclusivamente bilocali e trilocali con dati che fanno riferimento al primo semestre del 2023
Nonostante sia la città più cara per gli affitti, nel capoluogo toscano per due stanze da 65 metri quadri il rendimento è del 4,1%, inferiore al dato nazionale che è del 5,2% con in testa Genova (6,6%), seguita da Palermo (6,4%). Anche rispetto alla media toscana (5,9%) Firenze si trova al di sotto, a guidare la classifica è Livorno con l’8,7%, tre punti netti in più di Pisa, Pistoia e Prato. Discorso analogo per i trilocali dove si scende al 3,6%, tutt’altro che disprezzabile, ma inferiore in confronto alle altre province.
Lo studio però, come accennato, tiene in considerazione soltanto le locazioni a lungo termine, non quelle stagionali decisamente più remunerative come ben sanno i residenti progressivamente espulsi dal centro. Gli investitori, si legge nello studio, preferiscono le aree con la presenza di atenei, di servizi (il cui peso è sempre maggiore dopo il lockdown) e sottoposte ad interventi di riqualificazione.
Firenze è invece al top per quanto riguarda la rivalutazione del capitale: dal 1998 al 2023, prendendo in esame le grandi città italiane, la rivalutazione dei prezzi è del 46%. Fuori classifica Milano con il 132,1%, Firenze si trova al terzo posto con il 71,2%, -0,9% rispetto a Napoli.