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Incontro in Regione / Centro Storico / Piazza del Duomo

Vertenza Prosperius-Villa Cherubini, i lavoratori chiedono rinforzi: “Siamo ridotti all’osso”

Un infermiere: “Capita di essere soli in reparto con 40 pazienti, situazione rischiosa per noi e per loro”

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Primo “round” interlocutorio a Palazzo Strozzi Sacrati per la vertenza Prosperius-Villa Cherubini, tra azienda, sindacati e Regione, mentre fuori un gruppo di lavoratori ha organizzato un breve presidio di protesta per chiedere con urgenza assunzioni e aumentare un organico a detta loro gravemente insufficiente dopo la mancata conferma dei tempi determinati e delle collaborazioni con le partite Iva. Nuovo appuntamento dopodomani, giovedì primo febbraio nella sede di Confindustria.

“Durante l’incontro la proprietà ha illustrato un piano industriale, senza però definirne i contenuti precisi in merito alla oggettiva difficoltà in cui versa l’azienda”, dicono dalla Cgil presente con delegazioni di Filcams, Fp e Nidil. A fronte delle richieste della Cgil sul perché si è arrivati a questa situazione e sul come si intende agire in concreto, a partire dalle rivendicazioni del sindacato di intervenire subito per dare risposte sia alla condizione dei lavoratori sia a garantire un servizio efficiente e efficace, è stato fissato un summit - tra azienda e sindacato - per la mattina di giovedì 1° febbraio. Con l’esplicito obiettivo, condiviso anche dalla Regione Toscana, di dare una prima risposta d’urgenza per quanto riguarda gli organici e l’organizzazione del lavoro che, per quanto ci riguarda, non può che essere adeguata alle esigenze degli utenti e dei lavoratori”.

Di “confronto franco e aperto, grazie all’utile lavoro di mediazione svolto dalla Regione Toscana” parla Benedetta Bigazzi, direttore generale di Prosperius-Villa Cherubini, ricordando “gli impegni precisi da ambo le parti e un calendario di appuntamenti che mantengano il filo costante del dialogo tra lavoratori e azienda. L’obiettivo, da parte di tutti, è quello di un dialogo costante e costruttivo, che prosegue già questa settimana con un primo incontro”. Nel corso della mattinata, fa sapere ancora l’azienda, sono state illustrate le linee guida del piano di riorganizzazione: non solo le attività e i cambiamenti già posti in essere, ma quelli previsti nell’arco dei 10 mesi, tempo previsto per il risanamento. “Siamo, come sempre, disponibili ad ogni successivo confronto con ogni interlocutore, partendo dalle sigle sindacali - conclude Benedetta Bigazzi - Il piano di riorganizzazione della struttura, che stiamo attuando con l’aiuto di qualificati consulenti esterni, è la miglior opportunità per proseguire senza interruzioni l’esperienza sanitaria di eccellenza che garantiamo al nostro territorio, ormai da decenni”.

“Rinforzi subito, così è un rischio per noi e per i pazienti”

Intanto però i lavoratori chiedono rinforzi di organico nell’immediato perché la situazione sta peggiorando. Una decina, dicono, i posti persi tra contratti a termine e partite Iva non rinnovati, solo tra gli infermieri. “Siamo ridotti all’osso - afferma Leonardo Frezza, infermiere - Nell’ultimo mese sono accaduti diversi episodi. Mi è capitato di rimanere a lavorare 17 ore consecutive, dalle 2 del pomeriggio alla mattina successiva perché il collega del turno di notte non si è potuto presentare per malattia. La scorsa settimana una collega è rimasta sola il turno di mattina con 40 pazienti a fare terapia orale ed endovenosa, La mattina, per gestire anche la parte burocratica dovremmo essere in tre”.

“Anche gli Oss nel reparto cure intermedie sono in una situazione complicata, due per turno per quaranta pazienti: è difficile mantenerli puliti e rischiano, rimanendo sporchi, di incorrere in infezioni ospedaliere. Gli Oss rischiano invece infortuni sul lavoro perché si trovano a dover immobilizzare i pazienti da soli, quando dovrebbero essere almeno due. Non sappiamo le ragioni della crisi, a noi però interessa lavorare in condizioni adeguate ed erogare ai pazienti ’assistenza che meritano”.

La Regione: “Avviato un percorso, azienda dia risposte concrete”

Nel pomeriggio è arrivato anche il commento della Regione il consigliere per il lavoro e crisi aziendali del presidente Valerio Fabiani: “Abbiamo aperto un percorso concreto e in tempi rapidi che, data l’urgenza della situazione, non poteva più aspettare e che vogliamo incoraggiare per arrivare ad una soluzione che non lasci indietro nessuno”.

“Le criticità che ci sono state segnalate necessitano una soluzione. C’è una situazione emergenziale denunciata più volte dalle organizzazioni sindacali che attiene all'organizzazione del lavoro e al mantenimento della qualità del servizio sanitario, che richiede impegno e attenzione. Oggi c’è stato un primo passo importante, ma siamo solo all’inizio. Ora tocca all’azienda che nei prossimi incontri è chiamata  a dare risposte concrete”

Presidio Prosperius Duomo

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