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Economia

Pitti Uomo 2013 contro Bfc, una battaglia a colpi di passerelle e date

Le date delle sfilate londinesi si sovrappongono per due giorni a quelli delle passerelle in programma alla Fortezza da Basso. Il presidente di Pitti Immagine si è detto sorpreso

Un braccio di ferro a colpi di tendenze, modelli e passerelle. Sfilate che diventeranno un “ring”, un confronto senza esclusione di colpi tra Firenze e Londra. Pitti Uomo contro il British fashion council. Il problema nasce dai calendari 2013, infatti le date londinesi vanno a sovrapporsi per due giorni alla fiera di moda fiorentina. Il Bfc si svolgerà da lunedì 7 a mercoledì  9 gennaio mentre la Pitti Uomo si svolgerà da martedì 8 gennaio sino al venerdì. Date che, spiegano gli organizzatori di Pitti, erano già state annunciate da tempo.

Pitti Immagine esprime "un giudizio negativo sulla decisione del Bfc" e di "visione distorta del contesto concorrenziale tra i grandi appuntamenti internazionali della moda maschile, dove Pitti ricopre da tempo e con successo la duplice funzione di apertura della stagione delle vendite e di piattaforma innovativa per eventi e progetti speciali dei più importanti protagonisti del fashion design e della cultura contemporanea".

"In una fase così delicata delle economie di mezzo mondo - commenta Gaetano Marzotto, presidente di Pitti Immagine -, mentre gli organizzatori delle manifestazioni di moda sono tutti impegnati a configurare un calendario internazionale che renda più efficiente e coerente e meno dispendioso possibile il lavoro di compratori e giornalisti sembra proprio che il board di Bfc non si preoccupi di niente. Siamo sinceramente sorpresi perché avevamo discusso lo scorso giugno con la direzione del Bfc e sembrava che ci fossero le condizioni per un esito diverso, che riducesse i potenziali rischi di disservizio nei confronti di espositori, compratori e giornalisti solitamente presenti a Pitti Uomo".

"Di fatto è un attacco in piena regola - aggiunge Raffaello Napoleone, ad di Pitti - e non a caso la notizia viene fuori ora che Londra è più che mai sotto i riflettori di tutto il pianeta grazie alle Olimpiadi. Gli inglesi stanno facendo sul serio: le istituzioni pubbliche offrono sostegno economico, politico, logistico e promozionale al sistema della moda britannica con un forte coordinamento di tutti i soggetti coinvolti. Persino la famiglia reale si impegna. E in quei giorni i migliori spazi di Londra saranno a disposizione delle sfilate e dei saloni della moda uomo a condizioni assai favorevoli. L'Italia, Firenze e Pitti Immagine hanno tutti i numeri per contrastare e vincere questa sfida a patto però che migliori decisamente e velocemente la nostra capacità di fare sistema, che intorno alla moda e ai suoi appuntamenti principali cresca un clima sociale di consenso e di consapevolezza della sua importanza".

 

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