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Economia

Rifiuti: la gestione fino al 2018, tra inceneritori e raccolta differenziata

Presentato il piano interprovinciale per i rifiuti dell'Ato Centro fino al 2018, entro tre anni l'autosufficienza. Confermati gli impianti di Case Passerini e della Rufina

Presentato ieri il piano interprovinciale per la gestione dei rifiuti, già approvata martedì dalle tre giunte delle province di Firenze, Pistoia e Prato, triade che compone l’Ato Centro. Secondo il piano si otterrà l’autosufficenza nel 2015 senza più slittamenti e non poggiando più su gli enti della Costa. Gli obiettivi sono ambiziosi. Per quanto riguarda la produzione dei rifiuti, ci cerca una stabilizzazione: nel 2010  la produzione di rifiuti nell’ATO Centro è stata di circa 1 milione e 10 mila tonnellate, mentre al 2021 si prevede la produzione di 1 milione e 57 mila tonnellate. Per la raccolta differenziata, il Piano ha come obbiettivo il 65%  nel 2015 a fronte del 43,99% certificato lo scorso anno.

STRUMENTI – Per arrivare al traguardo si cercherà di diminuire la quantità di rifiuti cercando sincronicamente di implementare la differenziata.  Dove possibile si provvederà al porta a porta, oltre a potenziare le stazioni ecologiche per i materiali extra domiciliari. Verranno attivati anche sistemi su cui stimare il quantitativo di rifiuti, anche se al momento i sistemi più diffusi sono quelli a pesatura, volume e frequenza; incentivata anche la raccolta dell’organico di qualità nei mercati rionali, mense, supermercati e ristorazione.

INCENERITORI - Il principio di fondo che caratterizza il Piano per quanto riguarda gli impianti è, nel rispetto delle normative europee, la minimizzazione del ricorso alle discariche. Il Piano contiene alcune importanti novità anche da questo punto di vista. Se da un lato si confermano impianti già previsti nelle precedenti pianificazioni (nuovo impianto termico di case Passerini, ampliamento dell’impianto termico di Selvapiana-Rufina; ampliamento dell’impianto di Testi-Greve in Chianti, discarica Le Borra-Figline V.no) alcuni dei quali in uno stadio avanzato di autorizzazione, o si inseriscono ex novo nell'organizzazione (ampliamento termoutilizzatore di Montale; ripristino ambientale e recupero volumetrie discarica Fossetto-Monsummano T. ; ampliamento discarica in località il Pago-Firenzuola; nuovo impianto digestore anaerobico in località Calice-Prato), d’altro lato si eliminano dalla progettazione cinque impianti che erano stati precedentemente programmati. Grazie agli obiettivi di stabilizzazione della produzione rifiuti e del 65% di differenziata sarà infatti possibile fare a meno di: discarica di Toiano-Vicchio di Mugello; impianto di compostaggio di Pratoni-Scandicci; impianto di termovalorizzazione di Calice-Prato; discarica di Rio Torto-Gambassi Terme; impianto produzione CDR di Pistoia. Inoltre, con l’andata a regime del nuovo Piano (1 gennaio 2015), è prevista la definitiva chiusura dei seguenti impianti: discarica di Case Passerini-Sesto Fiorentino; discarica di Casa Sartori-Montespertoli; discarica di Vigiano-Borgo San Lorenzo; discarica  di Corliano-Cerreto Guidi ; impianto di  biostabilizzazione il Dano-Pistoia.

Sulla base dei riscontri dell’Osservatorio interprovinciale dei rifiuti si potranno anche studiare correzioni. A questo proposito il Piano, ad esempio, contiene anche uno scenario che prevede al 2018, una produzione dei rifiuti stabile e, con il 70% di raccolta differenziata, la possibilità di fare a meno prima del previsto del termovalorizzatore di Testi. Qualora nello step di valutazione dell’attuazione del Piano a fine 2014 si valutasse l’andamento della produzione rifiuti e della differenziata facessero ritenere realistico il raggiungimento di questo scenario, si potrebbe quindi procedere ad un aggiustamento della previsione impiantistica.
 
 

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