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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Crisi: nel 2015 già perse 1.000 imprese artigiane, in 6 anni 28mila posti

l presidente di Cna Toscana, Saverio Paolieri: "I numeri certificano un disastro. Dal 2008 al 2014 è stato un bollettino di guerra". Il settore più colpito quello delle costruzioni

“Le imprese artigiane toscane decimate dalla crisi”. La denuncia arriva Da Cna Toscana che spiega: “se nel 2014 l’artigianato ha perduto altre 1.806 imprese, il 2015 è iniziato male”. Secondo i dati dell’Osservatorio regionale sull’artigianato, nel corso del mese di gennaio 2015, infatti, “sono cessate dall’albo artigiano 1.775 imprese, mentre  le imprese iscritte sono 878; il saldo fra nate/morte è – 897, con una diminuzione che riguarda tutte le province”. 

Il settore più colpito “quello delle costruzioni: 755 cessate, 291 nuove, con un saldo negativo di -464 imprese”. Migliori, spiega l’associazione di categoria, i dati di febbraio 2015: 1.118 cessazioni, 932 nuove imprese con un saldo fra nate/morte di -186. In questo quadro le nuove imprese superano le cessazioni solo nelle province di Grosseto, Livorno e Prato. Rimane in negativo il settore costruzioni con 502 cessazioni e 329 iscrizioni (saldo – 173) e quello dei servizi con 307 cessazioni e 278 iscrizioni (saldo – 29); in aumento il manifatturiero con 324 nuove imprese e 308 cessazioni (saldo + 16). 

“I numeri- commenta il direttore di Cna Toscana, Saverio Paolieri- certificano un disastro. Dal 2008 al 2014 è stato un bollettino di guerra: la crisi ha messo al tappeto 9.335 artigiani con la perdita di oltre 28.000 posti di lavoro, una decimazione che ha coinvolto tutti i settori, dall’edilizia ai trasporti, dalla manifattura ai servizi. Purtroppo i dati di inizio 2015 confermano le nostre preoccupazioni: la crisi continua a mordere duramente”.

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