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Economia

In Regione si preparano i paletti alla Gdo per la direttiva Bolkestein

La Regione introdurrà norme più stringenti per l'apertura di centri di Grande Distribuzione Organizzata. La Confesercenti ricorda il significato del commercio al dettaglio

In Versilia in migliaia si tuffano in un bagno collettivo contro l’introduzione della direttiva Bolkestein. Il nome seppur dal suono ferreo e rigido rappresenta la malleabilità richiesta al sistema economico incentrato sui servizi, grande motore dell’Europa unita.
La Bolkestein prevede che le licenze, dalle spiagge ai mercati, tornino su piazza con una logica più di competizione economica che vada ad intaccare le immobili imprese familiari.
Adesso la B. sarà tenuta di conto anche nel commercio, in particolare la Grande Distribuzione Organizzata. Perché? Per  introdurre elementi più stringenti per il regime autorizzativo. Infatti le associazioni di categorie già chiedevano di mettere dei freni alla Gdo, perché intaccano il commercio al dettaglio, adesso si arriverà a dei criteri ben precisi.  

“Condivido l’obiettivo della salvaguardia del piccolo commercio come presidio di socialità, identità e tipicità irrinunciabili per una regione come la nostra – ha detto l’assessore regionale al commercio Cristina Scaletti – che deve gran parte della sua attrattività proprio alla sua unicità e non riproducibilità. Per questo la politica della giunta regionale mira a introdurre elementi più stringenti per il regime autorizzativo; tenendo però anche conto della piena entrata in vigore della direttiva europea conosciuta come Bolkestein, e centrando per questo la programmazione su criteri quali la tutela dell’ambiente, del consumatore, della vivibilità, e del consumo del suolo attraverso un lavoro congiunto tra commercio e urbanistica”.

Quindi si cerca di cavare dalle autorizzazioni il miglior compromesso possibile per il pubblico, dettando nel prossimo triennio  delle nuove linee di pianificazione territoriale regionale: “tenendo conto dell’equilibrio ambientale e allo stesso tempo della tutela della concorrenza e a quella del consumatori”.
Il direttore regionale di Confesercenti Massimo Biagioni è di tutt’altro parere e ha puntato molto sul concetto di vivibilità e sui servizi turistici, perchè certo nessun turista viene qui per vedere un supermercato per quanto grande possa essere.

 

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