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Offerte di lavoro Stadio / Via dei Sette Santi

Trovare un pizzaiolo a Firenze? Impossibile malgrado la crisi!

La storia di Maurizio, pizzaiolo in cerca di aiutanti, che non riesce a trovare qualcuno da far lavorare nel suo locale sebbene si parli constantemente di crisi

Ormai la "crisi" è diventato un concetto quasi astratto, un'entità incorporea che la gente comune può solo sperare di assecondare, ma mai contrastare, alla stregua di una grossa nevicata o un acquazzone.
Ma siamo proprio sicuri di non poter fare assolutamente niente? Forse no, perché nonostante la carenza di offerte di lavoro che chiunque stia cercando un impiego conosce bene, c'è ancora qualcuno disposto a investire in persone che abbiano voglia d’imparare e lavorare seriamente, il paradosso è queste persone sembrano più rare delle offerte stesse.

Provate a chiederlo a Maurizio Celata, che da anni gestisce la pizzeria "Strapizzami" in via dei Sette Santi, che proprio in questi sta cercando due pizzaioli per espandere il suo organico, e vuoi per i pochi candidati, vuoi per il profilo delle persone che si presentano, non riesce a trovare nessuno.

“Per combattere la crisi non si può stare a guardare - spiega Maurizio - è per questo che ho deciso di espandere i miei orizzonti, guardare all’estero, dove fortunatamente ho ricevuto dei riscontri positivi. Tuttavia, per far fronte alla domanda, adesso ho bisogno di due persone, due ragazzi che abbiano voglia di imparare il mestiere, così come tanti anni fa ho imparato io”.

Fare la pasta della pizza per Maurizio è una missione, non un semplice lavoro, lo si vede dalla passione che ci mette, dalle continue ricerche, da come si infervora quando ne parla, ed è per questo che inizialmente ha sondato il terreno dei corsi professionalizzanti. D’altronde quale posto migliore di una “scuola per pizzaioli” per trovare un possibile allievo?

Purtroppo la risposta è stata molto al di sotto delle aspettative, più che una scuola vera e propria, questi corsi si compongono al massimo di una sola giornata di lezione in cui al massimo si imparano le nozioni di base, e nessuno si è fatto vivo.

“Il panorama di questi corsi è desolante, non solo praticamente nessuno alla fine è interessato a lavorare nel settore, perché si rendono conto che è troppo duro, ma quei pochi che ne escono non sono veramente in grado di trovare un impiego - continua Maurizio - a dire il vero non è neppure colpa loro, di solito sono corsi di al massimo quattro ore, che non insegnano veramente il mestiere, niente a che vedere con i corsi che ho fatto io molti anni fa, che insegnavano veramente cosa vuol dire lavorare nella cosiddetta “arte bianca”. Un campo in cui ci vuole passione, umiltà e propensione per il lavoro duro.

E a questo punto che Maurizio decide di spargere la voce, mettere annunci su internet e sulla pagina facebook della pizzeria. Ma anche se il numero delle candidature aumenta, anche mentre lo abbiamo intervistato sono arrivati un paio di ragazzi a lasciare il curriculum, la situazione non si risolve,

“Il problema è duplice, perché le persone più cresciute, e abituate agli orari difficili di questo lavoro, o non posso assumerle perché hanno costi veramente troppo onerosi dal punto di vista fiscale, o non sono disposte a imparare un nuovo metodo, e finiremmo a discutere di continuo. Dall’altra parte i ragazzi più giovani, anche se magari hanno anche voglia di imparare, alla prima difficoltà mollano, mi è già successo tre o quattro volte, oppure, una volta che hanno un contratto in mano, perdono improvvisamente la voglia di impegnarsi, per non parlare di quelli che proprio non sono portati, è una situazione veramente desolante”.

Una situazione dunque, veramente paradossale. Certo, il lavoro del pizzaiolo potrà non essere il più appetibile del mondo, si lavora fino a tardi e si lavora duro, ed è normale che in molti cerchino qualcosa di diverso, ma sembra quasi impossibile che, vista la situazione in cui versa l’attuale mercato del lavoro, non si riesca a trovare qualcuno con la voglia di lavorare, imparare e le competenze necessarie per farlo.

“Io spero di riuscire prima o poi a trovare qualcuno, per adesso mi sono trovato solo di fronte a persone viziate o che si sentivano già arrivate a 20 anni, ma sono sicuro che a Firenze le persone con voglia di lavorare seriamente non mancano, io tengo duro, come ho sempre fatto”.
 

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