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Economia

Lavoro: nel 2015 "crescita esponenziale" dell'indeterminato: siamo a +47%

Lo dicono Cgil e Ires Toscana che tuttavia avvertono: merito non del Jobs act ma "della defiscalizzazione della legge di stabilità che, soprattutto nei primi 2 mesi dell’anno, ha fatto registrare una forte impennata". La disoccupazione resta al 10%

“Segnali di lieve ripresa dell’economia toscana”, suffragati dal dato sulla cassa integrazione che, depurata dalla deroga, soggetta ai ripetuti blocchi di carattere burocratico, cala del 3,67% nei primi mesi del 2015 rispetto ai primi 5 mesi del 2014 (16.694.757 ore contro 17.327.000 la somma di cassa ordinaria più la straordinaria). E’ quanto si sostiene nel “Focus sull’economia 2015” presentato da Cgil e Ires Toscana. In questo quadro, gli avviamenti al lavoro mantengono il trend di crescita innescatosi già nella seconda metà del 2014 con una crescita del 6,7% nei primi 5 mesi del 2015 sul corrispettivo 2014 (335.473 contro 314.1849). “Esponenziale la crescita del tempo indeterminato, per effetto della defiscalizzazione della legge di stabilità che, soprattutto nei primi 2 mesi dell’anno, ha fatto registrare una forte impennata”. Gli avviamenti stabili passano da Gennaio a Maggio da 36.325 a 53.610 unità, facendo registrare un +47% su base annua e rappresentano oggi il 15,98% del totale contro l’11,56% del 2014. Cresce anche il tempo determinato (+2,6%) e il lavoro interinale (+15%). Calano, invece, apprendistato, progetto, intermittente e le altre forme. 

CRESCONO PERO’ CESSAZIONI - Crescono però anche le cessazioni a tempo indeterminato: i 33.666 nel 2014, diventano 34.522 nel 2015 (+2,54%). Le cessazioni totali dei lavoratori contrattualizzati, escludendo cioè le forme più “spurie” di lavoro, restano sostanzialmente inalterate a 98.550 unità. “A dimostrazione di una situazione ancora molto fragile dell’economia regionale i licenziamenti collettivi ai sensi della L. 223 crescono a 2 cifre”. L’export “consolida la crescita dell’1,1% trascinata soprattutto dal settore tessile-abbigliamento-calzature-pelletteria (+3,6%), mentre arretrano l’agricoltura (-3%) e la meccanica (-0,4%)”.

CALO DISOCCUPAZIONE IMPERCETTIBILE, BENE FIRENZE – Sulla base degli indicatori di Prometeia elaborati da IRES Toscana, la disoccupazione in Toscana “dovrebbe calare impercettibilmente a livello regionale dal 10,1 al 10% nel corso del 2015”. E’ quanto si sostiene nel “Focus sull’economia 2015” presentato da Cgil e Ires Toscana. A livello provinciale, spiega l’analisi, “si conferma una situazione molto differenziata, anche in chiave previsionale”, col quadrante metropolitano centrale che vanta performance migliori del resto della regione “trainato da Firenze”, con un’incidenza minore di disoccupati, una crescita dei consumi che dovrebbe accelerare all’1,8 % nel 2015 e un export decisamente al di sopra della media regionale. “Specularmente a Livorno si registra una previsione di crescita dei disoccupati anche del 2015, un’ulteriore caduta delle esportazioni e una sostanziale stagnazione dei consumi delle famiglie”. Su una linea di previsione di sostanziale mantenimento delle difficoltà, Lucca e Massa, sia per lo stock di disoccupazione, che per i consumi, mentre su Prato dovrebbe consolidarsi un aumento dei flussi di nuovo avviamento al lavoro che però non sarà sufficiente ad intaccare lo stock dei licenziati negli anni precedenti.
 

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