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Il tasso d'occupazione dei neolaureati triennali all'Università di Firenze è del 52%

Presentato il rapporto di AlmaLaurea sulla condizione d'occupazione dei laureati dell'Università di Firenze. Gli stipendi sono in media con il resto d'Italia ma per la sicurezza dell'impiego si deve aspettare

La condizione occupazione dei laureati dell’Università di Firenze, nell’ultimo rapporto di AlmaLaurea. L’indagine, recentemente presentata a Roma, ha coinvolto a livello nazionale 400mila laureati. Fra questi 10.163 laureati dell’Ateneo fiorentino: 5.564 laureati triennali e 2.220 laureati specialistici biennali usciti dall’Università di Firenze nel 2009 e intervistati dopo un anno; 1.094 laureati specialistici biennali usciti dall’Università di Firenze nel 2007, intervistati dopo tre anni; 1.285 laureati pre-riforma del 2005, intervistati dopo cinque anni.

Il tasso di occupazione dei neolaureati triennali fiorentini è pari al 52%, un valore superiore alla media nazionale (46%). L’occupazione tiene per i laureati di Firenze di primo livello. Tra gli occupati triennali, il 34% è dedito esclusivamente al lavoro, il 17,5% coniuga la laurea specialistica con il lavoro. Chi continua gli studi con la laurea specialistica è il 53,5%: il 36% è impegnato esclusivamente nella laurea specialistica, mentre, come si è detto, il 17,5% studia e lavora. Nove laureati triennali di Firenze su cento non lavorando e non essendo iscritti alla laurea specialistica, si dichiarano alla ricerca di lavoro.

Il lavoro stabile (contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo) coinvolge, a un anno dalla laurea, 36 laureati su cento di primo livello di Firenze (la media nazionale è del 39%). Il lavoro atipico (contratti a tempo determinato, collaborazioni, ecc.) coinvolge 47 laureati su cento di Firenze; la media nazionale è del 43%. Il guadagno (sintesi tra chi lavora esclusivamente, la maggioranza, e chi studia e lavora) si attesta su valori di poco inferiori alla media nazionale: a un anno dalla laurea i laureati di primo livello di Firenze guadagnano 925 euro mensili netti; la media nazionale è di 982  euro. L’analisi deve tenere conto che si tratta di giovani che nella maggioranza dei casi continua gli studi, rimanda cioè al post-laurea di tipo specialistico il vero ingresso nel mondo del lavoro.

Per quel che riguarda i laureati specialistici a un anno dalla laurea, il tasso di occupazione è buono: a dodici mesi dalla conclusione degli studi risulta occupato il 60% dei laureati specialistici dell’Università di Firenze; un valore superiore alla media nazionale del 55,7%. Ma c’è anche il 17% dei laureati che continua la formazione (è il 16% a livello nazionale). Chi cerca lavoro è il 24% dei laureati specialistici di Firenze, contro il 28,5% del totale laureati.
A un anno dalla laurea, il lavoro è stabile per il 37% dei laureati fiorentini (è il 35% nella media nazionale). Il lavoro atipico coinvolge il 46% dei laureati specialistici di Firenze, come nel complesso degli specialistici biennali.

Un campanello d’allarme è dato, a livello nazionale, dalla robusta crescita del lavoro nero tra i laureati del 2007 a quelli del 2009. I laureati occupati, nel loro complesso, senza contratto, a un anno, raddoppiano nel collettivo degli specialistici biennali raggiungendo il 7%. I laureati specialistici biennali di Firenze senza contratto sono l’8,5%. Il guadagno è sostanzialmente in linea con la media nazionale: 1.044 euro mensili netti, contro i 1.078 del complesso dei laureati specialistici.

Il Rapporto fa luce anche sulle tendenze del mercato del lavoro nel medio periodo, proponendo i dati relativi agli esiti occupazionali a tre e cinque anni dal titolo. Le crescenti difficoltà occupazionali incontrate dai giovani, neo-laureati compresi, negli ultimi anni si sono inevitabilmente riversate anche sui laureati di più lunga data, anche se occorre sottolineare che, col trascorrere del tempo dal conseguimento del titolo, le performance occupazionali migliorano considerevolmente.

Per la prima volta, nel XIII Rapporto, vengono indagati i laureati biennali specialistici di Firenze a tre anni dal titolo: sono 1.094 quelli coinvolti nell’indagine, con un tasso di risposta dell’87%. Il 75% è occupato, come nel complesso dei laureati specialistici a tre anni. Il 13% risulta ancora impegnato nella formazione. Chi cerca lavoro è il 12%. La quota di occupati stabili cresce apprezzabilmente (di 29 punti percentuali) tra uno e tre anni dal titolo, raggiungendo il 66% degli occupati (la media nazionale è del 62%). Spariscono sostanzialmente i senza contratto. Le retribuzioni nominali arrivano, a tre anni, a 1.358 euro mensili netti (è di 1.313 a livello nazionale).

Le condizioni di lavoro migliorano ancora nel tempo: i laureati di Firenze del 2005 (sono 1.285 laureati pre-riforma quelli indagati, con un tasso di risposta del 77%), intervistati dopo cinque anni raggiungono un tasso di occupazione dell’84%. Migliora la stabilità (che coinvolge il 76% dei laureati), non il guadagno che è di 1.244 euro mensili netti; a livello nazionale è di 1.321 euro.
 

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