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Economia Borgo San Lorenzo

Vendita Mukki, trincea allevatori Mugello: pronti a public company

Vertice tra cooperative in Mugello: "Che il privato sia Granarolo, Parmalat o Alival, sappiamo che saremo spazzati via. Perche' i grandi gruppi non tutelano le realtà territoriali"

Ieri gli allevatori del Mugello che lavorano per Mukki si sono incontrati a Borgo San Lorenzo: un vertice per decidere quali strategie mettere in campo per tutelare aziende e lavoro davanti all’ipotesi vendita. "Il latte toscano – ha spiegato Giacomo Matteucci, direttore di 'Cooperlatte', cooperativa aderente a Confagricoltura che rappresenta parte degli allevatori del Mugello - si tutela se si mantiene l'attuale management pubblico della Mukki. Altrimenti se messa in vendita, che il privato sia Granarolo, Parmalat o Alival, sappiamo che saremo spazzati via. Perche' i grandi gruppi non tutelano le realta' territoriali". Una riunione congiunta con l'altra cooperativa forte della vallata, la 'Granducato', che ha visto la presenza di quasi tutti i produttori, "fatto- sottolinea Matteucci alla Dire - che non capitava dal 2003 e anche li' si parlava di vendita della Mukki".

Possibile, con la sicura fuoriuscita di Pistoia e FidiToscana, mantenere pubblica la governance della Centrale del latte? "La Regione- spiega Matteucci alla 'Dire'- ha licenziato due mozioni: una in cui si parla di tutela della filiera agroalimentare; nell'altra si fa un chiaro riferimento alla public company". E aggiunge, sul solco dell'ipotesi public company: "Siamo pronti a fare la nostra parte, a dare un segnale, anche con risorse nostre sul capitale azionario della società". In che forma? Potrebbe essere "un prestito obbligazionario convertibile" oppure direttamente agendo su "parte del capitale". Ipotesi che sicuramente saranno condensate in un documento che arrivera' a Mukki entro il 20 febbraio: "Tra le due cooperative stiamo discutendo su presentarci con un documento unitario".

Quello che e' certo e' che "Cooperlatte" e "Granducato", stanno lavorando su una o piu' ipotesi di rafforzamento aziendale. Il percorso, fanno sapere in un comunicato congiunto, "dovra' essere individuato garantendo la crescita ed il consolidamento dell'azienda, oltre a tutelare il sito produttivo, i livelli occupazionali, la filiera agroalimentare toscana e, conseguentemente, la salvaguardia del territorio rurale. Tale percorso non puo' prescindere dal coinvolgimento di tutti i soggetti della filiera e le loro rappresentanze".
In questo percorso, concludono, "contiamo di coinvolgere i Comuni del Mugello oltre alla Regione su un progetto complessivo di sostegno della produzione toscana del latte".

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