rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Nel Comune di Firenze metà delle "licenze taxi" restano in famiglia

Intervista al Presidente di Co.Ta.Fi: "Il concorso pubblico stroncherebbe il mercato nero ma sono necessari cambiamenti anche per le licenze di farmacisti, baristi e albergatori"

Taxi spesso considerati insufficienti e troppo cari, la questione delle licenze e le conseguenze della liberalizzazione del mercato. Il tutto spiegato da chi conosce dall’interno questa realtà: Walter Del Bene Presidente Co.Ta.Fi. (Cooperativa Tassisti Fiorentini).

Presidente Del Bene, dopo anni di blocco nel 2007 il Comune di Firenze indice un bando per assegnare attraverso un concorso pubblico 60 licenze “straordinarie”. Quali caratteristiche hanno?
Con quelle licenze il tassista può lavorare dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 21 praticamente solamente durante le ore di punta.

Dopo l’assegnazione delle licenze c’è stato un ricorso al Tar.
Sì, il ricorso è stato presentato da tre persone che avevano partecipato al bando ma non avevano raggiunto un punteggio sufficiente per ottenere la licenza. Il ricorso è stato vinto dal Comune di Firenze ed ora si aspetta la sentenza del Consiglio di Stato.

Se il Comune dovesse perdere in Consiglio di Stato le licenze straordinarie verrebbero ritirate. Questa situazione potrebbe determinare il rilascio di altre licenze da parte del Comune, si parla di altre 120 licenze e questa volta “piene”?
Non lo so, non è da escludere ma non è qualcosa di certo.

L’eventuale cancellazione di licenze straordinarie alimenta il timore che il numero dei taxi non sia sufficiente per coprire tutta la domanda sul territorio fiorentino.
Al momento ci sono 654 licenze, non è un numero né troppo basso né troppo altro perché la richiesta ha degli alti e dei bassi, si lavora, quindi, soprattutto nelle ore di punta. Non si dovrebbe ragionare in numero di licenze ma ci si dovrebbe preoccupare delle condizioni per permettere ai tassisti di lavorare al meglio. Mi riferisco alla necessità di corsie preferenziali e parcheggi riservati. Questi sono gli aspetti da implementare, la questione non è quanti taxi ci sono ma permettere ai tassisti di circolare con facilità in città.

Ad eccezione di sporadici concorsi pubblici, le licenze normalmente vengono acquistate. Nell’aprile scorso la Guardia di Finanza ha scoperto un’evasione di 3 milioni di euro nella compravendita delle licenze tra il 2005 e il 2009.
Di solito chi va in pensione vende la licenza e, purtroppo, a volte si verificano questi clamorosi casi di evasione. Molto spesso le licenze restano in famiglia: quasi 300 licenze sulle 654 totali si trasferiscono da padre a figlio, da marito o moglie e così via.

Un sistema per evitare il mercato sommerso sarebbe l’emissione di licenze solo da parte del Comune che dovrebbe riappropriarsi delle licenze di chi va in pensione o cessa l’attività.
Sarebbe una soluzione, sicuramente il concorso pubblico ucciderebbe la compravendita illegale. Ma per realizzare tutto questo si deve riscrivere da capo il mondo: la stessa cosa si dovrà fare anche con i baristi, albergatori, farmacisti e così via.

Si tratterebbe di mettere in atto la liberalizzazione.
Qualcuno mi faccia un esempio di un servizio che è migliorato dopo essere stato liberalizzato. Io non ne vedo. La liberalizzazione è stata un fallimento, basta vedere che cosa è successo con gli esercizi alimentari dove c’è il primato di sole tre grandi catene: Coop, Esselunga e Conad.

Ma per quanto riguarda il servizio taxi quali svantaggi comporterebbe la liberalizzazione?
La liberalizzazione aiuterebbe solamente il mercato del centro ma non quello periferico dove potrebbero verificarsi episodi di speculazione.

E’ un giudizio comune considerare i taxi a Firenze molto costosi.
Il servizio taxi ha un costo di 0,91 € al chilometro, il servizio Ataf costa invece 3,5 € al chilometro. Il biglietto dell’Ataf ha un prezzo popolare perché è la collettività a farsi carico dei costi. Il servizio taxi, invece, è solamente a carico del cliente. Non credo che il taxi abbia un costo scandaloso, è solamente proporzionato alla natura del servizio.

Da giovedì scorso ha preso ufficialmente il via la campagna “Stasera guida lui” che permette di raggiungere il centro città da un parcheggio scambiatore usufruendo di taxi a prezzi scontati. Come è andata questo primo fine settimana?
Come in tutte le sperimentazioni c’è la fase iniziale molto lenta e graduale. Non c’è stata grande richiesta anche perché la sera in centro c’è poca gente.

Crede che l’autobus a chiamata, attivo in via sperimentale dal 25 Giugno, sarà un servizio utilizzato dai cittadini?
L’autobus a chiamata non funzionerà. Invece di questo servizio si poteva optare per taxi collettivi che sarebbero stati più efficienti e funzionali.
                        


 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nel Comune di Firenze metà delle "licenze taxi" restano in famiglia

FirenzeToday è in caricamento