rotate-mobile
Economia

Liberalizzazioni, Codacons su Rossi: "Pronti a denunciarlo all'Antitrust"

Tuona l'associazione dei consumatori dopo l'annuncio del governatore di voler portare la norma sul commercio al vaglio della Corte Costituzionale

Liberalizzazione del commercio, un tema sulla bocca di tutti. In Toscana il dibattito si è acceso dopo che il presidente della Regione Enrico Rossi ha annunciato il ricorso alla Corte Costituzionale contro l’articolo 31 del decreto ‘salva Italia’ del governo Monti, per la promozione e la tutela della concorrenza. Una mossa criticata dal Codacons che oggi in una nota ha tuonato: “Se Rossi deciderà di ricorrere alla Corte Costituzionale verrà denunciato all'Antitrust, e nei suoi confronti sarà chiesta una sanzione salatissima in relazione ai danni alla concorrenza prodotti”. “Opporsi ad un provvedimento che i consumatori chiedono da 20 anni è assurdo e dannoso, perché liberalizzare il commercio vuol dire salvare migliaia di negozianti dalla bancarotta, far riprendere l’economia nazionale e offrire maggiori possibilità ai cittadini”, continua la nota.
Strani giorni: Codacons da una parte, Ferderconsumatori dall’altra. E’ diametralmente opposta l’opinione e il giudizio che il presidente di Federconsumatori Toscana Giuseppe Minigrilli dà alla manovra: “C’è il rischio grave di favorire l’espansione dei soli grandi centri commerciali a danno ulteriore dei singoli negozi, in particolare di quelli periferici”, scrive in una nota. “Sono ben altri – continua Minigrilli – i segnali da dare e le risposte concrete che si aspettano i cittadini a partire dalla sicurezza del proprio reddito ad un maggiore potere di acquisto alle famiglie”. “Non riteniamo – si legge ancora nel testo – che la normativa contenuta nella così detta legge 'Salva Italia' una legge che va incontro al processo di liberalizzazione, ma che appartiene più alle scelte di 'autoregolazione del mercato'. Abbiamo già visto in altri settori i gravi danni di un 'mercato senza regole'”.

Perplessità e preoccupazioni condivise anche dalla Confesercenti Toscana che rilancia sui numeri: “La norma – afferma il presidente Massimo Vivoli – accompagnata dalla riduzione dei consumi già verificata pesantemente a Natale, mette a rischio oltre 1.500 negozi di vicinato, con circa 6.400 dipendenti. Pensare che un’apertura selvaggia di queste attività aumenti consumi e l’occupazione e una vera e propria miopia”. Il Codacons tuttavia va dritto ed annuncia, inoltre, che interverrà dinanzi alla Corte Costituzionale in tutele dell’articolo 31 della manovra. Secondo l’associazione a tutela dei diritti dei consumatori, la riforma non può più attendere. Le mancate liberalizzazioni nel settore del commercio, infatti, costano complessivamente ai cittadini ben 8 miliardi di euro: 5,5 miliardi a causa del ritardo nel commercio al dettaglio alimentare, e 2,5 miliardi per il commercio al dettaglio non alimentare. Per questo “ostacolare un incremento della concorrenza in Italia è un atteggiamento deplorevole che dimostra come l'interesse dei cittadini non sia mai in cima alle priorità della nostra classe politica” conclude il Codacons.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Liberalizzazioni, Codacons su Rossi: "Pronti a denunciarlo all'Antitrust"

FirenzeToday è in caricamento