Legacoop servizi: “Si rischia la deriva di dequalificazione”

A circa un mese dalla festa dei lavoratori arriva anche un allarme nel settore dei servizi della Toscana. Il pericolo si chiama "deriva di dequalificazione". Il rischio emergerebbe nel “Rapporto sociale 2010” presentato oggi a Firenze. La questione è stata presentata da “Legacoop servizi in Toscana” che riunisce quasi 400 cooperative e 25 mila lavoratori coinvolti.

"Cosa accadrà - si chiede Angelo Migliarini, presidente di Legacoop servizi Toscana - nei nostri prossimi rapporti con la Pubblica amministrazione? Si accentueranno le relazioni conflittuali? Che faranno Regione e Comuni per garantire un livello dignitoso dei servizi? Dequalificheranno il lavoro? Incentiveranno nuovi soggetti meno costosi? Ci chiederanno le stesse prestazioni a costi minori? Aumenteranno i pagamenti già oggi insostenibili? E in Toscana, rinunceremo a essere laboratorio di buone prassi? Si aggraveranno le 'allergie' da 'cabina di regia'? Prevarranno le logiche del 'si salvi chi può'' che si nutrono del conflitto tra norme e comportamenti? Verrà incoraggiato un malinteso senso della competizione tra imprese, come stimolo al ricorso a logiche di ribasso fuori mercato e a basi d'asta che non consentono l'applicazione dei Ccnl (avvertiamo già oggi pericolosi segnali in tal senso)?".

Per Migliarini, a fronte di queste prospettive e della progressiva contrazione della spesa pubblica, "ciò che spaventa di più è il diffuso senso di rassegnazione e di fatalità che pervade molti decisori politici. Se queste logiche prevalessero, ci avvieremmo a somigliare ai territori in cerca di legalità, territori lontani da sempre dal profilo della Toscana; e la selettività della ripresa non premierà i migliori ma i più destrutturati, precipitando la nostra Regione verso derive di dequalificazione - ha concluso - allontanandola dalla competitività di sistema e di impresa".