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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Vino, Coldiretti: "Uva super, in Toscana annata da incorniciare". Ed export vola

L'associazione sta monitorando lo stato di avanzamento della maturazione delle uve: "Meno vino (-5%) ma sarà un millesimo da ricordare". Nel I trimestre 2015, intanto, 200 milioni di 'nettare' all'estero: "Verso il record annuo, il muro degli 800 milioni"

In Toscana “ci sarà probabilmente meno vino rispetto allo scorso anno (-5%), più rispetto alla media degli ultimi cinque (+5%), ma i presupposti per un’annata da incorniciare ci sono tutti”. Ne è convinta Coldiretti Toscana che sta monitorando in tutta la regione lo stato di avanzamento della maturazione delle uve e che, quando è stato raccolto “appena” il 10% dell’uva, parla di “millesimo da ricordare”. Questione di clima: l’inverno ricco di precipitazioni, la primavera mite, un luglio caldissimo, un agosto con più piogge e quindi più fresco. Inoltre le viti si presentano con “l’inesistenza delle peronospora e di altre malattie, che invece avevano funestato la precedente annata”. A questo punto, continua Coldiretti, diventano decisive le prime due settimane di settembre: “alle viti serve ancora un po’ pioggia e di un po’ sole per completare un percorso di maturazione praticamente perfetto sperando in nessuno scherzo fuori programma come grandinate o raffiche di vento”.

In questo quadro, stando alle previsioni del Centro Studi di Assoenologi, in Toscana si produrranno 2,6 milioni di ettolitri di vino (l’unica regione dove non è previsto un aumento di produzione), il 70% destinato alle produzioni Doc.Lo scorso anno la produzione era stata di intorno ai 2,7 milioni di ettolitri.

La raccolta dell’uva, e così il settore legato all’economia del vino, “imprimerà una spinta sul fronte del lavoro consentendo- spiega ancora Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana- l’attivazione di 4-5.000 posti di lavoro stagionali nelle aziende vitivinicole della nostra regione principalmente concentrate nell’area del fiorentino, senese, grossetano e livornese”. Positivi anche i primi dati sui consumi all’estero: nel primo trimestre 2015, conclude Coldiretti, “la nostra regione è stata capace di esportare 200 milioni di euro di vino, il 20,7% in più riaspetto allo scorso anno”, (nel 2014 erano 165 milioni). Se questo sarà la velocità di corsa, “potremmo registrare un nuovo record ed abbattere il muro degli 800 milioni”.

Complessivamente sono circa 26.000 le aziende che praticano la coltivazione della vite – il 36% di quelle presenti (dati Censimento 2010), poco meno di 58.000 gli ettari di superficie destinati al vino di cui 45.000 destinati a Doc e Docg.

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