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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Gas, Nardella apre il dossier integrazioni: via alla fusione Toscana Energia - Estra

Il primo cittadino fiorentino apre il dossier gas e lancia il modello integrazione sulla scia del vettore che portato a fondersi gli aeroporti di Peretola e Galilei

Da 11 a 4 società di servizi in Toscana. Un'unica azienda per la gestione dell’acqua, una per il gas, una dei rifiuti. Tre più una, già in vita: Toscana Aeroporti Spa, che unisce gli scali di Firenze e Pisa. Il progetto lo lancia il sindaco Dario Nardella che, durante la presentazione del piano 2015 per la riorganizzazione delle partecipate, parla di “Strategia Toscana” attraverso “integrazioni orizzontali”. Uno dei crocevia del piano di Palazzo Vecchio è la partita sul gas, con le gare provinciali per la gestione delle reti sono dietro l’angolo e con il timore che si presenti su piazza qualche “big” da fuori regione.

Per questo il primo cittadino fiorentino apre “ufficialmente” il dossier gas e lancia il modello integrazione sulla scia del vettore che portato a fondersi gli aeroporti di Peretola e Galilei. “Non ha senso che ci sia competizione in casa” sottolinea l’assessore al bilancio e partecipate, Lorenzo Perra, che, soffermandosi sulle dimensioni dell’operazione, aggiunge: “Aggregando i soggetti toscani del gas si potrebbe dare vita al quarto operatore italiano sulla distribuzione”.

FUSIONE GAS – Tanto grosso, continua Nardella, che sarebbe “in grado di competere anche al di fuori della Toscana” in una dimensione più che regionale da “centro Italia”. Stando “all’orizzonte” descritto da Nardella, due i soggetti da unire: Toscana Energia (con soci pubblici al 51% e il privato Snam-Italgas al 48%) su Firenze e Pisa; Estra, che raccoglie Consiag di Prato, Intesa di Siena e Coingas di Arezzo. “Snam-Italgas, socio privato di Toscana Energia, condivide questa strategia. Ad aprile riuniremo tutti i sindaci e presenteremo la nostra proposta ma posso dire che a livello politico c’è già una condivisione”. Un piano, stando agli schemi dell’assessore Perra, che potrebbe concludersi “entro maggio 2016”.

CESSIONE DOPO 2018 – Con un ultimo capitolo che non parla della NewCo, ma della fuoriuscita di Firenze: Palazzo Vecchio, infatti, continua Perra, avrebbe preventivato di uscire dalla partita gas, cedendo le proprie quote dopo il 2018 se il nuovo soggetto, una volta chiuse le gare, si sarà aggiudicato la gestione della rete regionale. Per quel che riguarda il capitolo rifiuti, “Quadrifoglio- spiega Nardella- sta partecipando con ASM-Prato, Publiambiente-Pistoia/Empoli, CIS-Piana pistoiese, alla più grande gara sui rifiuti, si parla di 5 miliardi di euro. Entro l’anno è prevista l’aggiudicazione”. In caso di vittoria i quattro soggetti si fonderanno in uno, come obbliga la legge. “Se perde, anche se noi facciamo il tifo perché vinca, si prende 120 milioni di euro”, conclude.

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