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Economia

Fiere e congressi smart: verso un futuro digitale, tra ologrammi e tour virtuali

Tra settembre e dicembre saranno organizzati 74 eventi con 100mila visitatori complessivi. In attesa delle linee guida del governo Firenze Fiera scommette su un futuro smart

Prenotazioni online, accessi diversificati, telecamere anti assembramenti, percorsi-vacanza covid free e più tecnologia. Anche il settore fieristico e congressuale sta cambiando per adeguarsi alle necessità imposte dall'emergenza sanitaria. Firenze Fiera, società che gestisce il quartiere fieristico-congressuale fiorentino, sta ripensando gli spazi della Fortezza e del Palazzo dei Congressi per accogliere, tra settembre e dicembre, 100mila visitatori per 74 eventi. Un numero corposo se pensiamo allo spopolamento vissuto dalle città italiane in questi mesi, ma contenuto se comparato agli accessi annuali di fiere come Pitti, Mida (Mostra Internazionale dell’Artigianato) e Didacta.

Nonostante la crisi economica e lo stop degli eventi, Firenze Fiera è riuscita ad approvare un bilancio positivo se paragonato al piano industriale che prevedeva una perdita di circa mezzo milione: 18,9 milioni di euro di produzione, 1,8 milioni di euro di Mol (Margine operativo lordo) e un risultato di esercizio (differenza tra ricavi e costi) pari a 110mila euro.

Di rilevante importanza, per la ripartenza del settore che ogni anno porta migliaia di visitatori in città, sarà la tecnologia e proprio su ciò sta puntando il presidente di Firenze Fiera Leonardo Bassilichi. Tra le idee in cantiere la possibilità di partecipare a fiere e congressi da remoto e una piattaforma online dove aziende e compratori potranno rimanere connessi tutto l'anno.

Presidente Bassilichi come si sta organizzando Firenze Fiera per accogliere i visitatori da settembre?

"Ci stiamo concentrando su due tipi di controllo: accessi e distanziamento. Per il primo stiamo progettando procedure che permettano di mantenere il distanziamento e che favoriscano una sanificazione corretta, la prenotazione online, ad esempio, sarà fondamentale. Per il secondo ancora non c'è una soluzione definitiva, stiamo lavorando su telecamere anti assembramento e dispositivi portatili, a giugno sarà presentato il progetto definitivo, sempre se arriverà la conferma dal Governo che potremo riaprire".

Il Governo ancora non ha dato disposizioni sul settore congressuale e fieristico, c'è una data oltre la quale sarebbe complicato organizzarsi?

"La data limite è già stata superata. Non capisco la differenza tra andare all'ipermercato o a una fiera, al posto degli scaffali gli stand. La fiera che immagino io è differente, con spazi definiti e regole da rispettare. Siamo stati equiparati a concerti e spettacoli, ma ritengo che sia un errore. Con il 3 giugno, data di possibili spostamenti tra regioni, auspico che avremo delle risposte. In caso di conferma di ripartenza da settembre il nostro programma di eventi potrebbe partire senza problemi, in caso di posticipi faremo quello che stiamo facendo da inizio emergenza, far slittare fiere e congressi, perderemmo alcune date, ma che possiamo fare".

Parlando di eventi, tra settembre e dicembre ne avete in cartellone 74. Più nel dettaglio, come state pensando di non creare assembramenti all'entrata?

"Sì, partiremo Pitti Immagine Uomo (dal 2 al 4 settembre), Pitti Immagine Bimbo n.90 (dal 9 al 10 settembre), poi Didacta Italia (28-30 ottobre), MIDA – 84esima Mostra Internazionale dell’Artigianato (dal 16 al 20 dicembre). Con i congressi primo appuntamento con il 94esimo Congresso SIDEMAST, Società Italiana di Dermatologia medica, dal 3 al 6 novembre alla Fortezza da Basso e dal 2 al 5 dicembre19th Gynecological Endocrinology World Congress 2020. Questi sono alcuni degli appuntamenti. In particolare sugli accessi stiamo lavorando con Pitti per cercare di offrire più opzioni. La Fortezza ha più ingressi quindi stiamo pensando di utilizzarli tutti, diversificare l'orario di ingresso per settori e stiamo pensando di spostare, quando possibile, alcuni eventi in città".

Avete fatto una stima di circa 100mila visitatori in 4 mesi e state lavorando con il Destination Florence Convention & Visitors Bureau per creare dei percorsi 'covid free', cosa sono nello specifico?

"Saranno delle edizioni eccezionali. Tutte le aziende e gli organizzatori che hanno deciso di presidiare con i loro eventi sono degli eroi. Saranno manifestazioni più piccole, ma non per questo meno importanti, è vero 100mila visitatori è un dato che ottenevamo con una sola fiera (Mida), ma credo che queste fiere e congressi siano un importante segnale di ripartenza. Per questo motivo con Destination Florence stiamo creando un sostegno al soggiorno dei turisti/lavoratori. La città dovrà essere pronta ad offrire un'esperienza bella e sicura che coinvolgerà servizi di trasporto (auto, taxi...), alloggi, ristoranti, bar, attività ludiche, imprenditori e imprese che vorranno far parte di questo percorso dovranno assicurare, e accertare, il pieno rispetto delle norme. Si andranno a creare dei pacchetti vacanza che non saranno delle imposizioni, ma delle linee guida che aiuteranno il visitatore a pianificare la sua visita (saranno fornite anche informazioni per visitare musei, luoghi di cultura, svago... ndr)".

Nel palazzo dei Congressi è stata allestita una Virtual meeting room che permette la registrazione e la trasmissione a distanza e in alta qualità degli interventi dei relatori. Lei come si immagina la fiera del futuro? Esisterà ancora per come la conosciamo o la parte fisica sarà superata da quella virtuale?

"Tutto ciò a cui noi stiamo lavorando in questa fase di emergenza deve avere e avrà un suo impiego anche nel futuro. Questa pandemia ha dato un forte impulso al digitale e ha mostrato con evidenza il gap italiano su tecnologia e sviluppo. Anni fa, come Fiera, stavamo pensando alla tecnologia olografica per i meeting, ma dire oggi che gli eventi del futuro saranno solo virtuali è un errore, l'italiano ha ancora bisogno di vedere l'azienda, di toccare il prodotto, quindi se adesso rispondessi 'sì, le fiere saranno solo virtuali' non starei dicendo il vero. E' ovvio però che il digitale sarà sempre più presente, per questo motivo già da giugno lanceremo una piattaforma dove gli espositori potranno inserire le proprie aziende così da essere in collegamento con l'utente tutto l'anno, non solo nei giorni della fiera".

Parlando nello specifico di virtuale, state lavorando alla possibilità di partecipare a distanza a fiere e congressi?

"Sì, ci stiamo pensando, ma questa modalità non sarà attivata tra settembre e dicembre. Ci stiamo lavorando, non posso dire di più".

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