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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Ex Consorzio Etruria: decine di lavoratori a rischio

La Cgil: “Scongiurare i licenziamenti nel passaggio di ramo d’azienda”

Sono a rischio 52 dei 76 lavoratori della Cl’a (Cooperativa l'Avvenire 1921), ex Consorzio Etruria. Il settore è quello dell'edilizia e l'allarme arriva dalla Fillea Cgil. Cl’a entrerà a far parte di Sicrea Spa (colosso emiliano dell’edilizia) attraverso un affitto di ramo d'Azienda: l’operazione, che dovrebbe concludersi in un mese, prevede che 24 lavoratori passeranno da Cl’a a Sicrea (incerte le modalità), mentre per gli altri si apre una fase di grande incertezza che è la stessa peraltro del destino di Cla.

Ieri sulla questione la il sindacato ha incontrato Cl’a e Sicrea a Montelupo Fiorentino: il piano delle aziende, spiega la Cgil, non prevede l’uso di ammortizzatori sociali. “Sia garantito un futuro occupazionale a tutti i dipendenti attualmente occupati, altrimenti le ricadute sociali sul territorio sarebbero gravi. Anche perché le prospettive di sviluppo dal Piano Industriale prevedono un aumento di circa 62 dipendenti in 2 anni che possono risolvere complessivamente il problema, al netto di pensionamenti ed uscite”, chiede Giulia Bartoli, segretaria generale toscana di Fillea Cgil.

I lavoratori di Cl’a provengono principalmente da Follonica, Montelupo Fiorentino e Camporgiano: “Chi investe sul nostro territorio e vede qui una prospettiva di sviluppo è benvenuto, ma abbia la responsabilità di garantire tutela ai lavoratori. Noi faremo il possibile perché questo accada. Ci appelliamo anche alle Istituzioni - aggiunge Bartoli -, affinché si possa trovare soluzione”. Un nuovo incontro tra sindacato e aziende è fissato per il 27 aprile.

Viene da lontano la crisi della Cl’a, che ha affrontato gli anni difficili in seguito al concordato del Consorzio Etruria (che contava circa 350 dipendenti). “Anni resi ancora più complicati dalla crisi dell'edilizia, dalla riduzione degli investimenti pubblici, da un mercato caratterizzato dalla concorrenza al ribasso, nero, dumping contrattuale e irregolarità diffusa”, spiega Bartoli. Nel passaggio di ramo d’azienda a Sicrea, per Cl’a lo scenario che resta incerto, mentre circolano anche ipotesi di concordato e liquidazione.

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