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Economia

Evasione e affitti: a Firenze su 70mila alloggi oltre il 40% pagati in nero

Sono questi i dati emersi da uno studio condotto dal Sunia, dall'associazione Casa & Diritti e certificati dell’Agenzia delle Entrate. L’evasione fiscale complessiva è stata calcolata in 1.800.000 euro

Parlare di evasione a Firenze vuol dire parlare anche di affitti in nero. A dirlo sono i dati, quelli resi noti ieri a Palazzo Vecchio dal Sunia, coadiuvata dall’associazione Casa & Diritti e certificati dell’Agenzia delle Entrate. Ebbene, secondo lo studio, su circa 70mila alloggi in affitto a Firenze, oltre il 40% sarebbero pagati in nero, con un’evasione fiscale complessiva calcolata in 1.800.000 euro.
Secondo l’analisi, il fenomeno riguarda in primo luogo studenti, e, in misura via via minore, turisti, cittadini stranieri, lavoratori pendolari, infine famiglie. Tra gli espedienti più ‘gettonati’ per sfuggire al fisco, il ‘nero totale’, cioè nessun contratto, una pratica illecita seguita nel 47,5% dei casi; il contratto irregolare, cioè stipulato in forme contrarie alle disposizioni di legge (27%); il contratto con ‘evasione parziale’ in cui cioè si indica un canone inferiore a quello che poi l’inquilino versa effettivamente al locatore (25,5%). Nel corso della conferenza stampa, Comune, Sunia, Casa & Diritti e Agenzia delle Entrate hanno annunciato una campagna di sensibilizzazione per contrastare il fenomeno.

Come? Promuovendo la legalità fiscale nel settore dell’abitare e semplificare gli adempimenti relativi ai contratti di locazione. E soprattutto, facendo emergere il fenomeno degli affitti “a nero”. In pratica i punti salienti contenuti nel protocollo sottoscritto ieri dal Comune di Firenze e le parti in causa. Materialmente hanno firmato l’intesa il vicesindaco Stefania Saccardi, la presidente associazione “Casa&Diritti” Laura Grandi e il direttore regionale per la Toscana dell’Agenzia delle Entrate Giovanna Alessio.

Il protocollo trae spunto dal progetto dell’associazione “Casa&Diritti” (nata su iniziativa del Sunia, per trovare nuove soluzioni al problema della precarietà abitativa, soprattutto per le cosiddette fasce deboli) finanziato dalla Regione Toscana e finalizzato al contrasto del fenomeno dell’illegalità dei contratti di affitto tra le giovani generazioni. Il progetto, denominato “Giovani mai più al nero. Percorsi di partecipazione alla legalità dell’abitare”, è infatti indirizzato agli inquilini under 35 e ha l’obiettivo di coinvolgerli direttamente nelle iniziative di contrasto all’illegalità del mercato delle locazione offrendo loro, tra l’altro, la possibilità di denunciare all’Agenzia delle Entrate la situazione di irregolarità, sia contrattuale che fiscale, attraverso il sostegno economico necessario per sanare l’evasione dell’imposta di registro. Una operazione indispensabile per poter ottenere il riconoscimento di un contratto di affitto valido per otto anni (4+4), ad un canone pari a tre volte la rendita catastale dell’appartamento all’anno (un canone quindi più che sostenibile).

È questa una delle opportunità previste dalla legge 23 del 2011, insieme alla cosiddetta “cedolare secca”, che però non è stata molto utilizzata. A Firenze a fine 2012 le denunce di contratti irregolari da parte di affittuari “a nero” sono state poco più di un centinaio. Un’adesione molto limitata, dovuta in parte dalla difficoltà delle procedure previste ma anche ad una scarsa conoscenza di questa possibilità offerta dalla legge. Il protocollo firmato oggi, che allarga la platea dei potenziali destinatari anche agli inquilini over 35 (che però non potranno usufruire del contribuito economico), vuole colmare anche questa lacuna mettendo in campo anche campagne di informazione e sensibilizzazione sia nei confronti degli inquilini che dei proprietari perché si mettano in regola.

In concreto l’Amministrazione comunale si impegna a realizzare campagne informative per sensibilizzare i cittadini sui benefici fiscali legati alla registrazione del contratto di affitto e, di conseguenza, sui rischi connessi al mancato adempimento di questo obbligo di legge. E ancora a fornire ai cittadini consulenza e assistenza per trovare abitazioni in locazione con canone sostenibile o per la rinegoziazione del canone in caso di affitti troppo esosi.
Da parte sua la Direzione regionale Toscana dell’Agenzia delle Entrate si impegna a fornire assistenza ai cittadini sulla regolarizzazione fiscale delle locazioni e sulla registrazione dei contratti di locazione; e a garantire il servizio di registrazione del contratto di locazione presso i propri sportelli degli uffici territoriali.
Per quanto riguarda l’associazione “Casa e diritti”, gli impegni consistono nella promozione di iniziative di sensibilizzazione contro l’evasione fiscale determinata dal mercato nero degli affitti, con particolare attenzione alle opportunità offerte dalle legge che nel 2011 ha introdotto la cosiddetta “cedolare secca”.

L’associazione si impegna inoltre a svolgere, in caso di stipula di contratti non in regola con le forme fiscali, attività di assistenza per il perfezionamento della procedura di regolarizzazione del rapporto contrattuale, rinegoziazione di contratti irregolari in toto o solo in parte, sia nelle clausole che nelle obbligazioni, nella quantificazione del canone di locazione, nell’assolvimento degli obblighi di legge in materia di imposta; e ancora a supportare i cittadini, grazie ai fondi regionali assegnati all’associazione, con un sostegno economico da utilizzare per sanare l’evasione di imposta di registro e di bollo, oltre alle spese per il perfezionamento della procedura e per l’attività di conciliazione e/o mediazione.
Tutti e tre si impegnano a promuovere, anche congiuntamente, iniziative per sensibilizzare i giovani interessati e a fornire approfondimento tematico agli operatori di sportello impegnati nell’applicazione della legge sulla “cedolare secca”. I cittadini interessati a regolarizzare la propria situazione contrattuale, si potranno rivolgere per informazioni e per l’assistenza necessaria per tutte le fasi del procedimento, all’Associazione “Casa&Diritti”, via delle Porte Nuove 15 o telefonando al numero 055/368573.

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