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Crisi lavoro, Cgil: precari stabili, crescono Cig e disoccupazione

Quiriconi, responsabile lavoro della segretaria Cgil Toscana: "Il mercato del lavoro stagna, e non si riduce la precarietà". Dal rapporto Ires: "nel primo semestre 2014 i licenziamenti collettivi sono stati 13.000"

In Toscana crescono gli avviamenti al lavoro di circa l’11% nel raffronto giugno 2014 – giugno 2013. Tuttavia, secondo il rapporto di Ires (Istituto di ricerche economiche e sociali) - Cgil, rimane inalterato rispetto al 2013, la quantità di forme contrattuali precarie: il 35% del totale. “Il mercato del lavoro stagna, e non si riduce la precarietà. Le forme più precarie- sottolinea Daniele Quiriconi, responsabile lavoro della segretaria Cgil Toscana- non si riducono”, ad eccezione del lavoro a progetto per effetto “probabilmente della riforma Fornero del 2012”.

Anzi, continua Quiriconi, “possiamo dire che le recenti misure del governo Renzi, come il Dl 34 dell’8 marzo scorso sull’eliminazione della causale per i contratti a termine, hanno portato ad una loro crescita esponenziale, più 12,9%, senza incidere sulla riduzione di altre forme”. Di questo 35%, è scritto nel rapporto, il 61% è inferiore ai 3 mesi; il 16% ha una durata da 4 a 30 giorni; il 9% da 2 a 3 giorni; il 16% un solo giorno. “Si tratta- spiega Quiriconi- di un dato assolutamente identico al 2013. Le nuove misure del governo non hanno alterato la misura della precarietà”.

DISOCCUPAZIONE IN CRESCITA - Un altro campanello di allarme lanciato dal sindacato riguarda il fronte disoccupazione, che nel secondo semestre 2014 cresce dell’1,1%, portandosi al 9,7% (8,6% al 30 giugno 2013). All’interno di questo quadro, evidenzia l’analisi Ires, nel primo semestre 2014 i licenziamenti collettivi sono stati 13.000 (+ 15%, con gli aumenti maggiori a Lucca, + 46%, Prato, + 28,3%, e Pistoia (+26,3). Aumenta la disoccupazione e “riprende a crescere la cassa integrazione”, che al 31 agosto con 39.173.540 ore (+3,81%), “segna un nuovo record rispetto ai primi 8 mesi del 2013, stabilendo il dato più alto di sempre”. “Pur essendo questo dato condizionato dai ripetuti blocchi della cassa in deroga- spiega Fabio Giovagnoli, direttore di Ires Toscana-, è interessante rilevare come il 57% del totale della stessa sia rappresentato dalla cassa straordinaria, tipica di crisi strutturali, con oltre 22 milioni di ore”.

Nei prossimi mesi, accusa Quiriconi, "stimiamo, se persiste questa crisi della domanda, una crescita esponenziale della disoccupazione e un peggioramento nel mercato del lavoro. Questi dati sono la prova provata di come l’ingegneria delle regole, sia priva di efficacia nel quadro di crisi della domanda”. Secondo Giovagnoli “il vero moltiplicatore è quello che insiste sulla programmazione di interventi pubblici nelle grandi infrastrutture, come un’operazione, stando all’attualità, per mettere a regime la sicurezza dei suoli”.

Nel secondo trimestre dell'anno i contratti a tempo indeterminato calano ancora (11,2% del totale, di cui solo la metà full time). Non solo, la Cgil punta il dito anche verso i tirocini, uno strumento che “volge verso un uso improprio, un modo surrettizio, se è vero che negli ultimi mesi si è assistito ad una triplicazione delle attività con il rischio di consolidarlo come strumento sostitutivo al lavoro vero e proprio”. Sono 6.806 (a fronte 5.362 del 2013) i tirocinanti al secondo semestre 2014: “Il rischio- affonda Quiriconi- è immettere morfina nel mercato del lavoro, con l’aggravante che solo il 2% dei tirocinanti strappa un’assunzione, spesso non nell’azienda dove ha svolto il tirocinio”.

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