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Economia

Coronavirus: boom di consegne a domicilio 

Grande distribuzione in affanno. Salgono gli aderenti al sistema di consegna delle merci a casa. Intanto il sindaco Nardella ai ristoratori: "Dopo le 18 consegne a domicilio"  

Gli effetti del coronavirus si fanno sentire anche sulle abitudini quotidiane come quella di "fare la spesa". Dopo le indicazioni del Governo, volte a evitare gli assembramenti anche nei punti vendita di generi alimentari, sono cresciute le offerte di consegna a domicilio arrivando a "stressare" alcuni attori della grande distribuzione. E aprendo nuovi canali di vendita per le piccole e medie imprese, come conferma l'impennata di adesioni al sistema di consegne avviata in città dal centro commerciale naturale di Peretola che ora viene seguita a ruota da altri dodici centri commerciali naturali. Un'iniziativa sostenuta e promossa da Confesercenti e assessorato al Commercio. 

DELIVERY 
Anche nella ristorazione, visto che i locali vengono chiusi al pubblico dopo le  18, si potrebbe assistere ad un'impennata delle consegne a domicilio. E' la "speranza" dello stesso sindaco Nardella che non concorda con quanto stabilito in Campania dal governatore Vincenzo De Luca dove è stato vietato il food delivery. Se i ristoranti sono chiusi ai clienti ma possono cucinare per le consegne a domicilio? “Possono farlo. Non si possono vendere cibi da asporto, take away, ma possono fare consegne a domicilio, anche dopo le 18” ha spiegato il sindaco ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1.  

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