Il Consorzio Agrario punta sulle rinnovabili per la qualità dei cereali

Due i punti d’impatto per arrivare ad una migliore qualità dei cereali: fotovoltaico e nuovi impianti di stoccaggio. Il Consorzio Agrario di Firenze ha scelto queste due vie per arrivare all’autosufficienza energetica e aver una migliore gestione dei magazzini.
Per l’impianto fotovoltaico le stime parlano di un risparmio di circa 45mila Kwh l'anno, affiancato da un rinnovamento degli impianti: sei nuovi silos in metallo, per una capacità di 35.000 quintali ed  un impianto automatico per la movimentazione dei cereali.

Costo? Un investimento di circa 400 mila euro, in parte finanziato dalla misura 123 del Psr. “Con questo intervento – spiega Carlo Alberto Zanieri, Presidente del Consorzio Agrario di Firenze – andiamo a migliorare sul piano qualitativo la gestione dei cereali, premessa indispensabile per una valorizzazione commerciale del prodotto delle aziende agricole della Valdelsa. Si tratta di un servizio – ha commentato - che va nella direzione del progetto di filiera agricola italiana, fortemente voluto da Coldiretti, anche attraverso gli accordi recentemente raggiunti fra Consorzi Agrari d’Italia (di cui fa parte il Cap di Firenze) e Barilla per la fornitura del grano duro”.

Obiettivo? Azzerare il costo della bolletta e ricavare dai raggi solari l’energia necessaria per le attività del Consorzio. “L’agricoltura guarda alle rinnovabili con molto interesse ed attenzione – spiega ancora Zanieri – chi fa agricoltura è il primo soggetto impegnato alla sostenibilità e alla tutela del nostro ambiente. Gli imprenditori agricoli faranno la loro parte, e il Consorzio Agrario potrà essere di stimolo”.