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Economia Calenzano

Commercio, negozi h24? Riparte la crociata di "No grazie"

Carrefour nel punto vendita di Calenzano. Basi (Sel): "Ora petizione per legge popolare che li fermi"

(Firenze) decide di tenere aperti i battenti per 24 ore al giorno e l'esponente di Sel, gia' portavoce di 'Domenica No Grazie', Diego Blasi riprende la battaglia contro il decreto Salva-Italia del Governo Monti che nel 2012 ha portato alla piena liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali. Lo annuncia l'esponente dell'assemblea nazionale del partito di Nichi Vendola, in una nota, promettendo anche una raccolta di firme per una proposta di legge popolare: "Non ci arrenderemo a questo modello che mercifica il lavoro, le persone e la loro dignita'- scrive nel comunicato- e' una strana idea di progresso quella che riduce drasticamente i diritti e gli spazi di autonomia dei lavoratori. Riprenderemo con i lavoratori e le famiglie le battaglie iniziate con 'Domenica No Grazie'- aggiunge- e faremo di tutto per contrastare questa nuova regolamentazione degli orari dei centri commerciali. Che inizia con Carrefour ma che contaminera' tutti i concorrenti. Siamo pronti a intraprendere anche una raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare con tutti i lavoratori, le associazioni e le strutture sociali e politiche che con noi vogliono condividere una battaglia di civilta'".

Un cammino che viene da lontano, rispetto a cui il movimento 'Domenica No Grazie' rivendica di averci visto lungo: "Avevamo capito verso quale direzione ci stavamo dirigendo. Un mercato del lavoro concepito come una giungla, un percorso a ostacoli per i lavoratori: sottopagati, costretti a ritmi di lavoro sempre piu' insostenibili- prosegue ancora-, senza piu' la possibilita' di immaginare una vita serena da poter dedicare alla famiglia, alla socialita' e perche' no anche allo svago".

Con i negozi aperti 24 ore su 24 ci saranno "sacrifici" e non (come non ci sono stati con le domeniche sempre aperte) "miglioramenti sul fronte dell'occupazione. Aumenteranno invece le esternalita' negative come i costi fissi delle aziende e il lavoro precario, di cui i centri commerciali abusano sistematicamente", dice Blasi. Nel ripercorrere le iniziative intraprese a fianco dei dipendenti nel 2013, quando appunto entro' in vigore la liberalizzazione voluta da Monti, Blasi tira una stoccata al governatore della Toscana, Enrico Rossi.

"Con molte difficolta' provammo a dare una sponda politica a quella battaglia- ricorda- in una prima fase lo stesso presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che incontrammo personalmente piu' volte, sembrava realmente disposto a porgere una mano verso i lavoratori, facendo del nostro territorio un esempio di resistenza virtuoso contro una deriva malata della regolamentazione del mercato del lavoro. Purtroppo- sottolinea- poco dopo, ci accorgemmo che Rossi non era realmente interessato a sostenere la battaglia e che si adoperava su questo fronte solo per consenso elettorale, drammaticamente costruito sulla pelle dei lavoratori". (Agenzia Dire)

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