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Economia

Commercio, in 4 anni +2mila imprese guidate da stranieri

Dati di Confesercenti: il numero totale di imprese è comunque in calo

Continua a crescere l’imprenditoria straniera nel commercio al dettaglio, ma il traino non basta ad invertire la tendenza alla contrazione che interessa l’intero settore. I dati arrivano dall'Osservatorio di Confesercenti.

In Toscana, nel commercio al dettaglio, dal 2011 al 2015 si registrano meno 2.108 imprese italiane e un aumento di 2.227 straniere. Nel 2015 risultano esistenti 11mila144 imprese non italiane (il 7,2% del totale nazionale). La nostra regione è quinta, per numero di imprese straniere, dietro a Campania, Lombardia, Lazio e Sicilia.

“Nel commercio di piccole o piccolissime dimensioni gli unici segni di vitalità arrivano dagli imprenditori stranieri - commenta Nico Gronchi, Presidente Confesercenti Toscana -. Le imprese straniere crescono, mantengono o creano occupazione. Certo alcune comunità straniere tendono a integrarsi molto lentamente, ma la buona convivenza tra imprese “autoctone” e imprese straniere è la risposta migliore di integrazione in momenti come questo in cui il tema dell’immigrazione incombe”.

Confesercenti illustra anche dei dati nazionali: ad agosto 2016, le imprese straniere nel settore commercio in Italia sono oltre 160mila: il 18,5% del totale (+7mila rispetto ad agosto 2015).

La crescita di imprese straniere si concentra nel commercio ambulante: sono 103 mila le straniere, il 53,1% del totale (+4,9%). L’incidenza straniera si concentra maggiormente nella moda e nel tessile, anche se la crescita maggiore (+11,8% in 12 mesi) si registra nella vendita di frutta e verdura.

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