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Economia

Cna: calo dell’artigianato toscano. La provincia di Firenze -2,2%

Nel primo semestre 2011 flessione del fatturato nel settore dell'artigianato, il Cna ha stimato il calo in -4,6% rispetto allo stesso periodo del 2010. La provincia di Firenze -2,2%

Presentata oggi l’indagine congiunturale del primo semestre 2011 con cui il Cna della Toscana analizza i dati della contabilità di migliaia di imprese artigiane. Dall’analisi è emerso che il fatturato globale si è attestato intorno a 3,2 miliardi comprendendo i tre macro settori costruzioni, manifatturiero e servizi (considerando la totalità il fatturato sale a 4 mld) registrando una flessione del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2010. Il sistema artigiano toscano continuerebbe a soffrire delle difficoltà del settore delle costruzioni che nel periodo di riferimento ha registrato una contrazione del -3,2%. In flessione come gli altri settori: -9,5% i servizi e -3,4% il manifatturiero. Bene il comparto pelle-calzature con un +15,3%.

INDICATORI - Confrontando alcuni indicatori dell'indagine tra il primo semestre 2010 e quello del 2011, si è evidenziato un calo degli investimenti da 1,9 mld a 763 mln, delle retribuzioni da 411 mln a 396 mln e dei consumi da 150 mln a 147 mln. "I dati del primo semestre sono fortemente negativi - ha osservato il presidente di Cna Toscana Valter Tamburini-: credo che quelli del secondo semestre saranno ancor più negativi. E il 2012 si presenta sotto non buon auspici perché come ha detto anche il ministro Passera è prevista una ulteriore recessione".

PROVINCE - Per quanto riguarda le province toscane, 7 su dieci presentano una flessione del fatturato: tra le diminuzioni più significativi Massa Carrara -34,2%, Pistoia -39,3%, Siena -18,7% e Arezzo -17,9%. A pesare in particolare è il calo delle costruzioni che nelle province di Massa Carrara e Pistoia lasciano sul terreno un monte-fatturato di circa 110,4 mln. Ci sono poi i cali registrati a Livorno (-5,2%), Lucca (-4,2%) e Firenze (-2,2%). Le uniche note positive si riferiscono ai recuperi relativi alle province di Prato +18,3%, Pisa +16,6% e Grosseto +12,9%. Le costruzioni recuperano in queste tre province, soprattutto a Prato con un +94%.

"Questa regione - ha evidenziato Tamburini -, come il resto del Paese, si regge sulla piccola e piccolissima impresa. Siamo preoccupati per il 2012 e quello che ci fa ancor più temere è che c'é una recessione generale, in tutti i settori". "Inoltre - ha proseguito - noi stimiamo che ci sia una grande quantità di imprese che chiuderanno o che hanno chiuso i battenti al 31 dicembre 2011. E purtroppo, se continua così, molte altre chiuderanno nel 2012: questo, ovviamente, si riflette anche sull'occupazione". "Siamo in un momento di fortissima difficoltà per le piccole imprese - ha continuato - e a questo si aggiunge un credit crunch importante da parte delle banche, che stanno ulteriormente chiudendo i rubinetti. "Noi - ha detto ancora Tamburini - chiediamo alla Regione di continuare a finanziare attraverso Fidi Toscana le nostre imprese; ma non solo attraverso Fidi, perché noi riteniamo centrali i ruoli che possono avere i confidi delle associazioni di categoria, in primis il nostro, Act, che in questo periodo è riuscito a salvare, insieme a Fidi, una buona parte di imprese toscane. Chiediamo anche il rifinanziamento del Fondo rotativo. La Regione - ha concluso - è sempre stata sensibile alle nostre richieste: chiediamo di metterci intorno a un tavolo e discutere a 360 gradi di tutto quello che possiamo fare per le imprese".
 

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