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Economia

Dal drone subacqueo ai fattori molecolari per identificare la provenienza dell'olio d'oliva

Undici ricercatori impegnati in progetti innovativi grazie al nuovo bando Faber

Progetti innovativi che faranno molto parlare, perché dallo sviluppo di un drone subacqueo per le ricerche archeologiche si passerà allo studio di fattori molecolari per identificare la provenienza dell'olio d'oliva. Progetti complessi, dove sono impegnati 11 ricercatori che entrano in altrettante aziende della Città Metropolitana di Firenze e della provincia di Arezzo. Come?  Grazie al nuovo bando FABER 2. È questo l’esito del progetto biennale di Fondazione CR Firenze, Confindustria Firenze e Fondazione per la ricerca e l’innovazione, promossa dall’Università degli Studi di Firenze e dalla Città Metropolitana di Firenze, che ha come obiettivo la promozione dell’innovazione sul territorio e la valorizzazione dei talenti che questo esprime.

I ricercatori sono stati assunti grazie al contributo di Fondazione CR Firenze che ha messo a disposizione per ciascuno un importo di 25 mila euro, per un totale di 275 mila euro, sotto forma di contributo ai costi per l’assunzione nelle aziende con contratto annuale, rinnovabile per un’ulteriore annualità. Gli inserimenti lavorativi (con un costo minimo aziendale di 35 mila euro e dunque con una parte direttamente a carico dell’azienda di almeno 10 mila euro) da un lato mirano a valorizzare le eccellenze ed i talenti del mondo della ricerca toscana e dall’altro supportare le imprese del territorio nello sviluppo di nuovi prodotti e/o strategie di produzione. La precedente edizione del bando ha portato all’assunzione di sette ricercatori a tempo indeterminato in sei aziende.

“Siamo lieti di vedere concretizzata questa nuova edizione di FABER – ha affermato Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze – la Fondazione è molto attenta ai giovani ricercatori e sensibile al tema del trasferimento tecnologico in azienda: per noi è un dovere nei confronti delle giovani generazioni e delle piccole medie imprese del nostro territorio. Abbiamo scelto, tre anni fa, di utilizzare questa strategia consapevoli che aiutare l’inserimento di personale qualificato e di competenze avanzate nelle imprese, rappresenti una vera opportunità di crescita e innovazione"

"Siamo molto contenti di questa seconda edizione del progetto FABER in primis in termini di trasferimento tecnologico – ha dichiarato Andrea Arnone, Presidente della Fondazione per la Ricerca e l'Innovazione e prorettore al trasferimento tecnologico e ai rapporti con il territorio e con il mondo delle imprese dell'Università di Firenze – i nostri giovani avranno l’opportunità di dare il proprio contributo al tessuto produttivo metropolitano mettendo a frutto "sul campo" le competenze acquisite durante la carriera universitaria e maturate attraverso l’attività di ricerca. Siamo certi che proseguendo questo percorso avviato con la prima edizione di FABER, sempre in collaborazione con la Fondazione CR Firenze e Confindustria Firenze, potremo continuare a contribuire a rendere più attrattive sui mercati le aziende del nostro territorio”.

“Con il progetto FABER stiamo rispondendo concretamente alla richiesta delle nostre imprese di avere supporto da parte dei centri di conoscenza e di competenza universitari per l’industrializzazione del proprio progetto – ha sottolineato Luigi Salvadori, Presidente di Confindustria Firenze - Il progetto, inoltre, ha il positivo effetto di far conoscere ai talenti, laureati e ricercatori, le molteplici realtà imprenditoriali del nostro territorio, così da contribuire al loro sviluppo e alla loro crescita”.

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