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Economia

Banca Etruria, sanzioni annullate: "Consob sapeva della crisi"

La Corte d'Appello ribalta la sentenza sugli ex vertici. Il Codacons annuncia nuova azione risarcitoria

La grave crisi di Banca Etruria era nota a Consob fin dal dicembre del 2013: per questo la Corte d'Appello di Firenze ha annullato le sanzioni da 30 mila euro comminate nel processo di primo grado a ciascuno degli imputati per le supposte mancate informazioni contenute nel prospetto dell'aumento di capitale di fine 2013.

Secondo i giudici il procedimento è stato "avviato tardivamente" dalla Consob. Una decisione che riguarda l'appello presentato dagli ex sindaci di Banca Etruria e l'ex amministratore Andrea Orlandi, tutti difesi dall'avvocato Renzo Ristuccia, contro le sanzioni emesse da Consob nel luglio del 2017. E segue una sentenza del tutto analoga con cui lo stesso tribunale ha annullato un'analoga sanzione verso un altro ex consigliere, Alberto Bonaiuti.

L'associazione di consumatori Codacons va all'attacco e annuncia che la Consob "sarà chiamata a risarcire i risparmiatori truffati". "Con tale sentenza i giudici mettono nero su bianco quanto già emerso nel corso delle indagini sia del Codacons, sia della magistratura. - commenta il presidente dell'associazione Carlo Rienzi - Non può non ravvedersi un nesso tra i gravi ritardi nell'attività di vigilanza degli organi preposti e le perdite economiche subite dai risparmiatori di Banca Etruria".

"In tal senso - conclude Rienzi - il Codacons promuoverà nelle prossime settimane una causa risarcitoria contro Bankitalia e Consob, alla quale potranno aderire tutti gli investitori che a causa delle crisi bancarie hanno perso i propri risparmi".

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