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Economia

Autostrade, proteste contro l'aumento dei pedaggi: “Ingiustificabile”

La Cisl Toscana: “L’Italia è in deflazione, nessuna spiegazione per l'aumento”

Il nuovo anno porta con sé l’aumento delle tariffe autostradali, nonostenate l’Istat su base annua registri, dopo ben 57 anni, un'economia nazionale in deflazione, cioè con una diminuzione media dei prezzi.

Gli aumenti medi nazionali, secondo il sindacato Cisl Toscana, sono dello 0,77%, mentre per il tratto toscano si registra in Autostrade per l’Italia +0,64%, in SAT + 0,90%, in Autocamionale della Cisa S.p.A. +0,24%.

Per la Cisl si tratta di aumenti ingiustificati e “sganciati dalla vita reale e dalle spese che ogni famiglia deve sopportare tutti i giorni. La questione è grave. Il Governo ha allungato le concessioni alle aziende che gestiscono la rete autostradale ma non è intervenuto sui meccanismi di aumento automatico dei pedaggi, che è ingiustificabile”.

Il sindacato lamenta che, a fronte degli aumenti dei pedaggi “gli investimenti in manutenzione stentano a decollare, i risultati economici e gli utili invece sono in crescita, mentre gli addetti sono in continua diminuzione”.

“Con la crescita della produttività delle società autostradali, le tariffe andrebbero ridotte e non aumentate, proprio per favorire lo sviluppo, l’occupazione e i cittadini viaggiatori”, conclude una nota del sindacato, che chiede alla Regione Toscana di intervenire su Governo e Autority dei Trasporti per fare chiarezza sugli aumenti  tariffari.

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