Arno in sicurezza, Enrico Rossi commissario per accelerare i lavori
Poteri di semplificazione e deroga in mano al governatore toscano che potrà superare la burocrazia
L'Arno è "l'unico fiume italiano che entrerà in una legge obiettivo, diventando un'opera di Stato" ad annunciarlo è stato Erasmo D'Angelis - lo riporta La Repubblica - il capo della struttura di missione della presidenza del Consiglio contro il dissesto idrogeologico. Potrebbero arrivare a breve 45 milioni dallo Stato, ma solo se vi saranno le condizioni per far partire realmente i lavori.
Al Ministero delle Infrastrutture D'Angelis avrebbe trovato 2,5 miliardi inutilizzati dal 1988 per opere diventate inutili o superate dalle moderne tecnologie e tecniche dell'edilizia, soldi che oggi potrebbero essere impiegati per l'Arno e per le situazioni a rischio idraulico.
Per rendere fattibili le procedure Enrico Rossi è stato nominato dal Governo commissario con poteri speciali per le opere di messa in sicurezza della Toscana: i poteri di semplificazione e deroga alle normali procedure serviranno per superare gli ostacoli burocratici che da anni fermano i lavori di messa in sicurezza.
Un vecchio accordo tra Stato e Regione prevedeva 90 interventi per 118 milioni. Finora ne
sono stati erogati 73, ma sono solo 31 sono le opere realizzate: 26 quelle in corso, in 4 è in arrivo la gara, in altri 2 casi sono stati aggiudicati i lavori e 9 sono su progetto esecutivo.
D'Angelis è fiducioso ed afferma: "L'assessorato guidato da Anna Rita Bramerini è un'eccellenza in Italia, in altre regioni abbiamo trovato situazioni da paesi in via di sviluppo, qui (Toscana) solo pochi interventi si sono arenati".