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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Approvato il bilancio preventivo 2011 all'Università di Firenze

Gli organi accademici hanno approvato il bilancio preventivo 2011. Il rettore Tesi: "Il documento risente delle difficoltà finanziarie del sistema universitario nazionale e di pesanti incertezze"

Approvato il bilancio preventivo 2011 dell’Università di Firenze. Lo hanno deliberato il Senato accademico e il Consiglio di amministrazione dell’ateneo, nelle sedute di ieri.

Il bilancio preventivo, pari ad un ammontare di circa 465 milioni di euro, stima il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per l’anno 2011 attorno ai 235 milioni di euro (-9% rispetto al 2009, ovvero -4% rispetto alla stima 2010).

La previsione chiude in pareggio grazie ad un avanzo positivo dell’anno 2010, riconducibile alla conclusione del trasferimento alla Regione Toscana del complesso di “Villa La Quiete” delle Montalve, con un saldo pari a 22 milioni di euro (l’importo complessivo dell’operazione, avviata da un protocollo d’intesa del dicembre 2006, era di 45 milioni circa). A questo risultato concorre anche una consistente diminuzione delle spese per il personale docente, ricercatore e tecnico-amministrativo, a seguito dei pensionamenti e del blocco degli scatti stipendiali. Rimangono sostanzialmente invariate rispetto al 2010 le dotazioni di Dipartimenti, Presidenze, Poli e Biblioteche; diminuisce del 40% la spesa per gli affitti; vengono inoltre prudenzialmente “congelati” alcuni importi di spesa corrispondenti a voci di entrata al momento non certe.

“Il documento – ha spiegato il rettore Alberto Tesi - risente delle difficoltà finanziarie del sistema universitario nazionale e di pesanti incertezze che alla data odierna non permettono ancora di conoscere l’esatto ammontare per i singoli atenei del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per il corrente anno 2010. Quest’ultimo è stato comunque stimato, per l’Ateneo fiorentino, attorno ai 245 milioni di euro (-5% rispetto al 2009), con un parziale ridimensionamento dei tagli previsti, ridimensionamento riconducibile al cosiddetto “scudo fiscale” (400 milioni di euro a livello nazionale)”.

“In un quadro generale di instabilità e sofferenza economica il raggiungimento del pareggio finanziario nel 2011 - ha continuato il rettore – è possibile solo grazie ai risultati della vendita, deliberata anni fa, di patrimonio immobiliare non strumentale. Le difficoltà finanziarie – ha proseguito Tesi – attenuate in parte per il 2011 dalla Legge di stabilità che restituisce 800 milioni all’intero sistema universitario, e il clima di incertezza derivante anche dalle conseguenze dell’approvazione della Riforma dell’Università rendono, inoltre, estremamente complessa, in questa fase, la redazione di un preventivo pluriennale attendibile e ardua qualunque politica di sviluppo e programmazione, che rimane comunque prioritaria per il nostro ateneo”.

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