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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Aeroporto, scontro sull'ampliamento: Firenze vota 'sì', Sesto dice 'no'

Il consiglio comunale fiorentino dice sì al Masterplan, quello sestese vota no. I comitati: “Scempio ambientale, fermatevi”

Prosegue lo scontro tra Firenze e Sesto Fiorentino sull'ampliamento dell'aeroporto di Peretola. Il consiglio comunale di Palazzo Vecchio ieri ha votato sì al Masterplan 2014-2029, che prevede l'ampliamento dello scalo e la nuova pista, più lunga, parallela all'autostrada, con la contemporanea dismissione dell'attuale pista.

“Chi vota contro l'ampliamento dell'aeroporto vota contro Firenze e fa da stampella a un governo che ha l'unico obiettivo di mettere le mani sulla città bloccando ogni opera utile attesa da molti anni”, commenta il sindaco Dario Nardella.

Nel Salone dei Duecento la discussione ieri è andata per le lunghe, con oltre 55 emendamenti e il voto che è arrivato solo nella tarda serata: ok al Masterplan grazie al sì compatto del Pd. Voto favorevole anche da Forza Italia e Fratelli d'Italia.

Voto contrario invece da Firenze riparte a Sinistra, Potere al Popolo, Movimento 5 Stelle e Articolo 1-Mdp. “E' un progetto che massacra il territorio, il gioco non vale la candela”, motivano il voto i consiglieri di Mdp Alessio Rossi e Stefania Collesei. “Il Masterplan non è compatibile con la conformità urbanistica comunale e regionale. E' approssimativo su peggioramento del traffico e inquinamento acustico e non prende in considerazione il contesto demografico dell'area per valutare il rischio incidenti”, aggiunge Miriam Amato di Potere al Popolo.

'No' al Masterplan è arrivato ieri dal consiglio comunale di Sesto Fiorentino, grazie ai voti della maggioranza di Sinistra Italiana del sindaco Lorenzo Falchi, da sempre contrario all'ampliamento. Da notare che a Sesto i consiglieri comunali del Pd si sono astenuti.

Un 'no' deciso viene ribadito anche da numerosi comitati e associazioni, che ieri hanno rilanciato un appello comune. “Approvare l'ampliamento sarebbe un atto letale per l'ecosistema ambientale e umano del territorio della Piana di Firenze, Prato e Pistoia. Il progetto non tiene conto dell'impatto sul paesaggio e trasforma quello che dovrebbe essere il cuore verde del nuovo Parco della Piana in un lago di cemento di 600 ettari”, spiegano, a nome delle decine di sigle che hanno firmato l'appello, il professor Giorgio Pizziolo (comitato AlterPiana) e Antonio Fiorentino (PerUnaltracittà).

“E' un'opera che va fatta e che porterà un investimento immediato di 400milioni di euro con 5mila posti di lavoro, rappresentando un fattore di sviluppo per Firenze e tutta la Piana”, replica l'assessore all'urbanistica Giovanni Bettarini, assicurando che “per la tutela ambientale sono state investite enormi risorse”.

Dopodomani, venerdì 7 settembre, tutte le parti in gioco si incontreranno alla Conferenza dei Servizi convocata a Roma dal ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli.

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