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Nardella contro gli ambulanti che non hanno pagato la Cosap

Il vice sindaco Nardella pronto a recuperare i denari dell'imposta "attraverso provvedimenti coattivi". Per chi non si metterà in regola entro 60 giorni scatterà lo sfratto dal mercato di San Lorenzo

mercato-san-lorenzo_8Il riordino delle bancarelle di San Lorenzo va di gran fretta, la corsa è spedita, nel giro di una ventina di giorni gli ambulanti ed i fiorentini conosceranno il nuovo assetto di uno dei mercati più famosi del globo. Intanto monta la polemica sul Cosap, il canone di occupazione degli spazi e delle aree pubbliche, per alcuni commercianti una vera e propria spada di Damocle sul possibile rinnovo della licenza. Al Comune mancano 400mila euro, come confermato ieri dal vice sindaco Dario Nardella: “ci troviamo di fronte ad una situazione seria con ritardi pesanti. Un ambulante su quattro non ha provveduto a pagare il canone del suolo pubblico, in dei casi fin dal 2007”. Gli uffici comunali hanno stimato che le singole somme da versare vanno da 800 a 6.400 euro. “Penso che il principio della legalità sia fondamentale – continua il vice – ci vuole correttezza in particolar modo nei confronti dei cittadini”. Una situazione molto complicata, da prendere con le molle, ma forse un possibile un assist per la Giunta, visto che i contratti di affitto tra gli ambulanti e Palazzo Vecchio scadono alla fine dell’anno.

RIASSETTO-La riqualificazione dell’area di san Lorenzo passerà, come del resto annunciato dallo stesso sindaco Renzi, da una dieta delle licenze. Il numero dei banchi sforbiciati ancora è tutto ipotetico: attualmente le licenze sono 520, alcune indiscrezioni parlano della riduzione dei permessi di un terzo, c’è chi invece sostiene che lo sfratto sarà consegnato ad un’ottantina, massimo cento ambulanti. La vicenda Cosap potrebbe correre in aiuto delle scelte del Comune inserendosi nella lista dei criteri determinanti per la sopravvivenza o l’abbandono della piazza. “La nostra strada – dichiara Nardella – rimane chiara: noi, a cominciare da San Lorenzo, abbiamo bisogno di mercati turistici di qualità, che rappresentino l’immagine autentica della nostra città e che abbiano un rapporto con il territorio sostenibile. Da questo punto di vista dobbiamo decongestionare alcune aree che oggi sono davvero difficili da vivere; abbiamo bisogno di bellezza e di spazi nuovi”.

SFRATTI-Ecco decongestionare, tradotto ridimensionare. Come più volte annunciato dall’amministrazione per rendere il mercato più snello, saranno applicati principi estetici e qualitativi, il famoso Made in Tuscany; saranno tenute in considerazione le esigenze di vivibilità dei residenti, ma in particolar modo il riassetto punterà a riqualificare la basilica di San Lorenzo. Insomma ci sarà da sfoltire, il buco prodotto nelle casse comunali dall’ammanco del Cosap potrebbe dare una bella mano. “Recupereremo gli ammanchi – ha sostenuto deciso Nardella – attraverso dei provvedimenti coattivi; ovviamente chiederemo agli operatori di mettersi in regola nei 60 giorni che hanno a disposizione, passati i quali scatteranno le sanzioni tra cui anche il ritiro della licenza”.




 


 

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