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Economia

La Toscana e la Cina si accordano per rilanciare il tessile pratese

Rossi si accorda con il ministro dell'innovazione Wan Gang per una collaborazione triennale. Accordi per oltre 3 miliardi di dollari, si vuole creare anche una piattaforma di vendite come ebay

Il Granducato si allea con la Grande Muraglia, con un accordo triennale basato sull’ innovazione. Nei giorni scorsi, il 2 giugno, il presidente Rossi ha stretto una collaborazione con il ministro della ricerca Wan Gang, ai blocchi di partenza già da novembre.
Un centro di ricerca e scambio tecnologico per investimenti di alta qualità. L’intesa porterà vantaggi reciproci, e durerà tre anni, con 14 accordi bilaterali tra aziende italiane e cinesi per oltre 3 miliardi di dollari. Due le imprese toscane interessate, la Kedrion e la Nuovo Pignone oltre alla Regione Toscana in prima persona.
Si ricercherà nel tessile, con la creazione di un apposito centro, probabilmente a Prato. Accordi anche con la specializzata università di Donghua di Shangai ma ci sarà in prima fila anche la provincia di Zhejiang, e Prato naturalmente. Con questo accordo si cerca di rilanciare il tessile pratese e renderlo competitivo. Inoltre Rossi a metà luglio sarà proprio in Cina per blindare i patti.

Dal canto loro i partner economici si sono interessati alla sanità toscana che diventerà una sorta di faro. “Infine definiremo  insieme - dice Rossi- un progetto per aprire canali commerciali di prodotti toscani in Cina attraverso l'allestimento di una piattaforma elettronica, una sorta di e-bay”.

"La Regione Toscana - spiega il presidente Rossi - è l'unica e prima Regione ad aver firmato oggi un accordo con il ministro della ricerca e delle tecnologie cinese che riguarda gli investimenti nel settore della ricerca e dell'innovazione nei diversi distretti industriali cui i cinesi sono interessati. Abbiamo firmato un accordo con quello che sarà nei prossimi anni il paese che più di altri investirà nella ricerca. E' un accordo di collaborazione che consentirà alla Toscana e alle sue imprese di stare al passo con le novità. Noi ci auguriamo anche di anticiparle, e comunque di stare collegati con i settori più avanzati della ricerca. Abbiamo discusso di un centro per il tessile e per i materiali a Prato, ma al tempo stesso potremo sviluppare la ricerca sulla meccanica, le biotecnologie, di altri settori fra cui le tecnologie per l'informazione e la comunicazione. Insomma vogliamo occuparci di tutti gli aspetti che interessano l'attività manifatturiera della Toscana".
 

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