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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Turismo: patto tra Bcc e Confesercenti, 10 milioni per le imprese turistiche

L'accordo prende il nome di 'Expo 2015' e prevede due tipologie di finanziamenti: un mutuo ipotecario fino a 1.500.000 euro e un mutuo chirografario per un importo massimo di 200.000 euro (ampliabile fino a un milione di euro)

Un plafond di dieci milioni di euro, per offrire finanziamenti a tassi particolarmente agevolati, con la garanzia del consorzio Italia Com-Fidi e di Fidi Toscana, alle imprese toscane del settore turistico e alberghiero. È questo il risultato dell’accordo siglato tra la Federazione Toscana BCC e la Confesercenti Firenze, per agevolare l’accesso al credito delle imprese della Regione che devono sostenere investimenti per l’ammodernamento e l’ampliamento delle strutture ricettive. L’accordo prende il nome di “Expo 2015” e prevede, nello specifico, due tipologie di finanziamenti: un mutuo ipotecario fino a 1.500.000 euro e un mutuo chirografario per un importo massimo di 200.000 euro (ampliabile fino a 1.000.000 in presenza di controgaranzia del FCG).

Ad erogare il credito sarà il Confidi, espressione di Confesercenti Toscana, in partnership con Fidi Toscana e con le 26 Banche di Credito Cooperativo, aderenti alla Federazione. Partiamo, sottolinea Massimo Biagioni, direttore Confesercenti Toscana, “da una crisi evidente del settore con una contrazione costante del credito, soprattutto nel medio e nel lungo termine, che tra aprile e maggio tocca oltre il 7%. Lo stesso presidente del consiglio, intervenendo a Pitti Uomo, ha fatto un appello alle banche, così come il governatore della Bce, Draghi. Noi, assieme alle Federazione Toscana BCC, abbiamo cercato di mettere in piedi un sistema, un prodotto alternativo, per aiutare Pmi del settore turismo uscendo dai canoni tradizionali”.

Secondo Biagioni, per consolidare e incrementare i numeri del turismo in Toscana, “c’è bisogno che le imprese investano nel settore per migliorare e competere in un mercato, come quello turistico, che risente di alti e bassi. Questo intervento permetterà alle aziende toscane di sviluppare investimenti e avere una maggiore forza”. Per il direttore di Confesercenti Toscana, inoltre, “c’è Firenze su tutte come città d’arte, ma noi, come Toscana, abbiamo bisogno di fare grandi numeri: dobbiamo rilanciare il litorale e l’interno. Lo possiamo fare solo con un sistema turistico che complessivamente sia in grado di reggere, con tutte le sue variabili: ognuno deve fare la propria parte, dalla promozione all’accoglienza, fino al trasporto pubblico efficiente”.

I due soggetti garanti, anche a prescindere dall’intervento in controgaranzia del Fondo Centrale, rilasceranno su questa tipologia di finanziamento una garanzia patrimoniale diretta di Fidi Toscana, alla quale si somma la garanzia diretta patrimoniale di Italia Com-Fidi, con percentuali complessive di copertura sul singolo finanziamento che variano da un minimo del 40% per il mutuo ipotecario, ad un massimo del 60% per quello chirografario. “Non ci siamo sottratti al nostro ruolo di banche locali- sottolinea Roberto Frosini, direttore della Federazione Toscana Bcc- neppure durante questa lunga crisi, continuando ad erogare credito. Questa ulteriore iniziativa è uno dei segnali tangibili di come le nostre 26 Bcc siano concretamente vicine alle piccole e medie imprese della nostra regione, in particolare a quelle che dimostrano di voler scommettere sul proprio futuro con nuovi investimenti".

La presentazione dell’iniziativa è stata anche l’occasione per divulgare i numeri del settore ricettivo toscano del 2013: lo scorso anno l’offerta ricettiva della Regione si è composta di circa 14 mila esercizi, per un totale di oltre 535 mila posti letto. Con 11.183 strutture e quasi 342 mila posti letto (il 64,0% del totale), l'offerta extralberghiera prevale su quella tradizionale che conta 2.862 esercizi e 193 mila posti letto (36%). Nel medio periodo la ricettività toscana appare in aumento: dal 2008 al 2013 si registra infatti un incremento di oltre 2 mila strutture ricettive e quasi 32 mila posti letto. Tale aumento ha riguardato però esclusivamente il comparto extralberghiero, in modo particolare gli agriturismi (+568 unità), le case vacanza (+489 unità), e gli alloggi privati (+645 unità) mentre è diminuita di 51 esercizi l'offerta alberghiera.

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