rotate-mobile
Economia

Turismo, la Cassazione abolisce i divieti per le guide straniere a Firenze

La Cassazione ha sentenziato come anche le guide straniere possano fare da Ciceroni ai turisti. Il caso scoppiò quando una guida tedesca fu multata in piazza della Signoria

Duro colpo, dalla Cassazione, alle guide turistiche italiane e alle leggi regionali che ne tutelano la professione di 'ciceroni' in via esclusiva: i supremi giudici, infatti, hanno dato il via libera alle visite dei centri storici guidate da personale straniero che non è più tenuto a sottostare alle limitazioni burocratiche imposte dagli enti locali delle regioni delle quali si intende spiegare l'arte e la storia. Con questa inedita decisione, la Suprema Corte ha dato torto al Comune di Firenze e ragione a una guida tedesca. Con successo, infatti, Georg E.K. ha ottenuto che fosse stracciata la multa di oltre mille euro a titolo di sanzione amministrativa che i vigili urbani di Firenze gli avevano inflitto, nel 2004, mentre decantava le bellezze di Piazza della Signoria ai turisti che aveva accompagnato in pullman dalla Germania per un tour "chiuso" a tappe stabilite.

Secondo l'amministrazione fiorentina, Georg "non aveva dimostrato di possedere quella competenza professionale necessaria al corretto svolgimento dell'attività di guida turistica a Firenze e, più specificamente, in Piazza della Signoria, vero e proprio museo a cielo aperto". E tutto questo perché non aveva l'autorizzazione di inizio attività prescritta dalla normativa regionale toscana - legge n. 42 del 2000 - che impone ai 'ciceroni' stranieri di eleggere domicilio in una qualche località della Regione. Questo 'diktat' - afferma la sentenza 13733 - "non può trovare applicazione nell'ipotesi in cui, come nel caso in esame, l'attività sia esercitata in modo del tutto occasionale, ovvero per la durata di un singolo viaggio organizzato e in relazione alla visita in Italia dei turisti ai quali la guida turistica si accompagna".

"In tal caso - prosegue la Cassazione spezzando una lancia a favore della libera prestazione dei servizi invocata da Georg con tanto di giurisprudenza comunitaria - la denuncia di inizio attività e la necessaria elezione di domicilio in un Comune della Toscana, costituiscono oneri evidentemente gravosi per colui che esercita l'attività di guida turistica in occasione del singolo viaggio organizzato dallo Stato di provenienza". Inoltre "appaiono anche inutili e, come tali, ingiustificati, posto che non potrebbero neppure raggiungere lo scopo di effettuare i controlli che tali misure dovrebbero essere dirette ad attuare". All'esclusiva competenza delle guide con 'patentino' rimangono, dunque, solo i musei e i monumenti. Le piazze e le vie del centro, invece, sono aperte agli 'esterni'. (Ansa)

 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Turismo, la Cassazione abolisce i divieti per le guide straniere a Firenze

FirenzeToday è in caricamento