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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cucina

I roventini, il piatto toscano scomparso

Fare i roventini è un'arte ormai scomparsa a Firenze. Sembra che l'ultimo custode di questo sapere gastronomico fosse un certo Luigi Acciaioli, conosciuto come Gigi de' Pallai, di Sesto Fiorentino. Riscopriamo insieme questo piatto dimenticato.

I roventini venivano cucinati nelle maggiori province toscane, con ingredienti e nomi spesso diversi. A Prato e a Siena li chiamano “Migliacci”, spesso serviti anche come dolce, con sopra una spolverata di zucchero o di cioccolato amaro grattato. L'espressione deriverebbe dalla parola latina miliaceus, indicante una polentina a base di miglio, poi estesa a ricette dall'aspetto similare.

Un tempo piatto tipico dei contadini nel periodo invernale, i roventini furono a lungo uno degli street food fiorentini per antonomasia. Soprattutto nelle zone di Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, ma anche nei quartieri cittadini come San Frediano o Santa Croce, le friggitorie che preparavano queste frittelle a base di sangue di maiale erano molto diffuse e altrettanto frequentate. Successivamente le norme sanitarie ne hanno limitato la diffusione, ma la vecchia ricetta è rimasta. In molte friggitorie veniva preparata la cosiddetta “pappa”, ovvero un soffritto speziato di budelline di maiale o salsicce che poi veniva unito al sangue suino. Noi ve ne riportiamo una più semplice e tipicamente fiorentina.

Ingredienti per 4/6 persone
½ LITRO DI SANGUE FRESCO DI MAIALE
FARINA Q.B.
1-2 UOVA
STRUTTO (OPPURE OLIO) Q.B.
PARMIGIANO E/O PECORINO Q.B.
NOCE MOSCATA Q.B.
SALE Q.B.

Come si preparano i roventini
Sciogliete un paio di cucchiai di farina e un paio d'uova (si va a occhio) in poca acqua, aggiungetela al sangue di maiale, salate il tutto e mettete un pizzico di noce moscata. Mettete il sangue così preparato in un pentolino e fatelo “cagliare” a bagno maria su fuoco basso, quindi fatelo riposare.
In un padellino di ferro mettete una puntina di strutto (in alternativa anche un cucchiaio d'olio va bene) e ponetelo sul fuoco. Quando sarà bollente versateci una cucchiaiata di sangue e cuocete la frittella da entrambi i lati. Appena cotto, toglietelo dal fuoco e servitelo caldo con una spolverata di parmigiano e/o pecorino sopra.

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