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Cronaca

La Carabaccia, la zuppa di cipolle fiorentina

Piatto tipico della cucina fiorentina che diventò molto famoso in Francia grazie a Caterina de' Medici

Ben prima della soupe d’oignons francese esisteva a Firenze la carabaccia, una zuppa di cipolle un po’ dolciastra che dal Rinascimento riscaldava i fiorentini.

Portata alla corte francese da Caterina de’ Medici (1519 - 1589) quando si sposò con il re di Francia Enrico II d’Orlénas, i cuochi parigini, raffinando la ricetta crearono la loro zuppa di cipolle, diventata famosa dopo la rivoluzione.

La zuppa era particolarmente dolce in quanto le cipolle venivano cotte con mandorle, zucchero, cannella e agresto. Con il passare degli anni la ricetta è cambiata e diventata anche meno dolce.

Per provare a fare questo piatto rinascimentale servono:

1 chilo di cipolle
150 grammi di misto di pecorino stagionato
Olio di oliva
2 spicchi d'aglio
Brodo vegetale
Pepe nero in grani
Sale
1 cucchiaino di zucchero
Crostini tostati di pane toscano

La zuppa viene più buona se fatta in un tegame di coccio, ma non è strettamente necessario, nel quale si fa soffriggere l’olio nel quale si incorporano le cipolle sbucciate e tagliate finemente le quali dovranno cuocere per circa 15 minuti.

Aggiungere il brodo, gli spicchi schiacciati dell’aglio e lo zucchero. Sale e pepe quanto basta e poi far cuocere per altri 20 minuti. Prendete poi delle cocotte o ciotoline, in base a quanti mangeranno, versateci la zuppa, mettete dentro alcuni crostini e cospargete il tutto con il pecorino e infornate il tempo necessario per far sciogliere il formaggio.

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