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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Ztl: "Fuga di fiorentini dal centro storico, calo del 30-40%"

La protesta dei locali per la finestra 20-23: "La movida si sposta e i turisti non bastano: costi insostenibili"

Con la Ztl i fiorentini evitano di andare a cena, o anche solo fare una bevuta o un aperitivo nel centro storico. Un calo del 30-40% che denunciano gli operatori economici ad un mese dall’avvio della Ztl estiva senza la finestra di accesso 20-23 che parlano di bilancio "come previsto negativo". Gli esercizi più colpiti, secondo i numeri diffusi, sono quelli ubicati nelle aree più difficilmente raggiungibili, lontane dai parcheggi. E i turisti non bastano a garantire una gestione economica sostenibile.

Le decine e decine di proteste raccolte da Confesercenti Firenze, Confartigianato Firenze, Cna Firenze Città e Confcommercio Firenze che hanno sottoscritto l'appello, "sono all’insegna di un interrogativo di fondo: perché l’amministrazione ha voluto un provvedimento inutile e dannoso per tante imprese, che scoraggia fortemente i fiorentini dal frequentare il proprio centro storico come avveniva in passato?". Di contro, sottolineano, "il problema della sosta selvaggia che si voleva risolvere continua a permanere" e "non vi è differenza con i giorni nei quali si è mantenuta la finestra di accesso".

Un allarme economico che le categorie lanciano anche alla luce della "concorrenza con decine di progetti estivi all’aperto tra i quali molti fanno solo somministrazione e sono vincolati da progetti culturali per la città". Di fatto, "un ulteriore incentivo per i fiorentini a disertare il centro e i suoi locali, spostando altrove la vita della città".

Per questo gli operatori hanno lanciato un invito al presidente della commissione competente di Palazzo Vecchio, Fabrizio Ricci per un sopralluogo di verifica della situazione. "A questo nostro invito - spiegano i rappresentanti delle associazioni - il presidente Ricci non ha ritenuto di aderire, ma ha manifestato l’impegno a convocare la sesta commissione e gli assessori competenti, ovvero Del Re e Giorgetti, per una audizione delle categorie. Accogliamo questo impegno come un segno di disponibilità a riannodare i fili del dialogo e a considerare le ragioni che portiamo".

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