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Cronaca Centro Storico / Piazza della Signoria

Il Biancone come non l'avete mai visto, via alle visite ravvicinate / FOTO - VIDEO

In occasione del restauro della fontana del Nettuno, un percorso gratuito porta i visitatori a pochi centimetri dall'opera

Il ‘Biancone’ a pochi centimetri, quasi sfiorato, visto da vicino “come mai prima d’ora”. Dalla prossima settimana sarà possibile grazie alle visite guidate organizzate nel cantiere del restauro del complesso dell’Ammannati in piazza della Signoria.

Le visite guidate saranno possibili dal 3 maggio, una al giorno, nei feriali, e saranno gratuite. Occorrerà prenotarsi su www.nettunofirenze.it, sito internet che segue l’andamento dei lavori.

Il "Biancone" come non l'avete mai visto

Il restauro costa 1,5 milioni di euro nel triennio 2016-18, arrivati dalla maison Salvatore Ferragamo tramite Art Bonus. Oggi siamo nella fase del primo lotto, che durerà un anno e costerà 600 mila euro. 

IL BIANCONE COME MAI PRIMA D'ORA

Cenni storici
Nel 1559 Cosimo I de’ Medici bandì un concorso per creare la prima fontana pubblica di Firenze, al quale parteciparono i più importanti scultori fiorentini dell’epoca: venne scelto il Nettuno di Bartolomeo Ammannati perché giudicato più significativo nell’esaltare i gloriosi traguardi marinari raggiunti in quei decenni dal Granducato di Toscana. L’apparato scultoreo venne eseguito tra il 1560 e il 1565, e fu inaugurato in occasione delle nozze tra Francesco I de’ Medici e la granduchessa Giovanna d’Austria il 10 dicembre 1565. La figura di Nettuno, realizzata in marmo bianco di Carrara riprende i tratti di Cosimo I de’ Medici, si erge su un piedistallo decorato con le statue di Scilla e Cariddi al centro della vasca ottagonale che contiene i quattro cavalli del cocchio.

Ai suoi piedi stanno tre tritoni intenti a suonare delle tibie che zampillano acqua. Agli angoli della vasca sono presenti i gruppi di divinità marine, ciascuna delle quali ha ai piedi un corteo di ninfe, satiri e fauni in bronzo. La scultura marmorea non riuscì da subito ad ottenere l’apprezzamento dei fiorentini che scherzosamente diedero al Nettuno il soprannome di “Biancone”.

L’intervento di restauro
Il progetto di restauro approvato dall’Amministrazione nel 2016 è elaborato sugli esiti di una estesa campagna di indagini diagnostiche curate tra il 2009 ed il 2010 dall’Opificio delle pietre dure. L’intervento comprenderà la pulitura delle superfici marmoree e bronzee per la rimozione delle alterazioni superficiali rilevate dalle indagini, alcuni consolidamenti sugli elementi che compongono il colosso e protezione finale delle superfici monumentali. Inoltre si prevede la realizzazione di un nuovo impianto idraulico di trattamento e ricircolo delle acque con la revisione di tutto il sistema di alimentazione e distribuzione dei getti e degli zampilli.

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