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Cronaca

Allarme violenza e maltrattamenti in famiglia: tre arresti

L'intervento dei carabinieri: in due casi si tratta di reati reiterati

Ancora gravi episodi di violenza in famiglia. Protagonisti tre uomini in due diversi comuni.

In flagranza di reato è stato arrestato, nel comune di Figline e Incisa Valdarno, un 53enne regolare sul territorio già destinatario di ordinanza di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento, a seguito di denuncia per maltrattamenti in famiglia.

Ad intervenire i carabinieri della stazione di Greve in Chianti. Dopo le formalità di rito l’uomo è stato posto a disposizione dell’autorità giudizaria presso il Tribunale di Firenze, in attesa del rito direttissimo. 
 
Sempre in arresto è stato posto ancora un 53enne di origine albanese, per maltrattamenti in famiglia e in danno di minori. 

E’ stato rintracciato e tratto in arresto in Figline e Incisa Valdarno nel pomeriggio odierno nel mentre si aggirava per il centro cittadino. Al termine delle attività l’uomo è stato trasferito presso il carcere di Firenze “Sollicciano”.  La sua posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria che ne accerterà o meno le responsabilità nel corso del successivo processo.
 
A Fucecchio il terzo caso, dove i militari della locale stazione carabinieri hanno arrestato in flagranza un 41enne marocchino per violazione della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento per maltrattamenti contro familiari e conviventi.

L'uomo, già sottoposto alla predetta misura cautelare personale nel giugno 2021, nel settembre dello stesso anno era stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Firenze per le reiterate violazioni alle prescrizioni del divieto di avvicinamento alla ex compagna, segnalate dai militari della stazione di Fucecchio.

Ieri l'uomo è stato nuovamente sorpreso nei pressi dell'abitazione della donna in palese violazione del divieto di avvicinamento in vigore, e pertanto arrestato in flagranza.

Su disposizione del magistrato è stato poi trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo fissato per la mattinata odierna. La sua posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria che ne accerterà o meno le responsabilità nel corso del successivo processo.

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